«Perdiamo un grande talento». L’addio di Samarate all’architetto Introini

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SAMARATE – «Forse, chiamarlo architetto era quasi riduttivo. Era un artista. E noi perdiamo un grande talento». Poche parole da parte del sindaco Enrico Puricelli. Quanto basta per condividere il ricordo di Vittorio Introini, scomparso due giorni fa all’età di 88 anni. Un breve commento a margine del funerale celebrato questa mattina – 31 marzo – a Samarate, nella chiesa di piazza Italia. Dove colleghi, amici e parenti si sono ritrovati per dare un ultimo saluto a un uomo che ha dedicato una vita intera alla ricerca del bello. In una continua sfida personale, volta a trovare l’equilibrio perfetto tra ambiente, forme e colore.

Il ricordo dell’architetto

La chiesa parrocchiale della Santissima Trinità veglia su piazza Italia. E proprio lì di fronte, a pochi passi, si trovava lo studio dell’architetto. Oggi piazza Italia lo ha accolto un ultima volta, insieme alle persone che hanno voluto dirgli addio. «Quando l’ho saputo, non mi sembrava vero», ha raccontato un amico e collega di Introini. «Non scorderò mai l’amore dell’architetto per il suo lavoro». Che non era un lavoro, «era una passione: non esisteva altro, niente sabati o domeniche. Il suo mondo era questo». E insieme, il rapporto con la natura e i suoi colori. «Ricordo l’attenzione per le piante e per i fiori. La cura nel cercare le essenze giuste da inserire nei progetti di giardini e di parchi urbani».

Quella stessa passione che «ha trasmesso a noi, l’insegnamento di non arrendersi mai di fronte alle difficoltà». Momenti che oggi si sono ripresentati nella mente delle persone più vicine. Dove «impegno, dedizione, studio e passione» diventano – e restano – «gli elementi da tramandare e non perdere».

«La vita termina nella vita»

A celebrare il rito funebre è stato don Luca Rognone, che ha ricordato come «i nostri cari vivono in Dio». E ancora: «La morte sembra la fine di ogni cosa, la storia personale in un libro che si chiude. Vero, ma non finisce tutto: resta l’amore. E ci insegna a non perdere nulla di ciò che abbiamo. La vita termina nella vita».

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