M5S, Pd e la Variante che non unisce più: segno di un’alleanza mai nata a Samarate

SAMARATE – «Non abbiamo ancora dati o previsioni sul traffico: perché hanno presentato un documento del genere? Mi sembra assurdo». Se la partita della Variante alla Ss341 è un tema che prima univa le opposizioni di Samarate, ora le allontana. Alessio Sozzi (Movimento Cinque Stelle) lo dice chiaramente: «Avrei votato contro. E lo farò se ci sarà l’occasione». Il riferimento va alla delibera presentata – e poi ritarata – dal centrosinistra (Pd e Samarate Città Viva) all’ultimo consiglio comunale, chiedendo «conferma delle decisioni già assunte nel 2011, 2012 e 2017». E il pentastellato non ci sta: «I tempi sono cambiati».

Il tema che univa

Un passo indietro. Il progetto della Variante, da quando è tornato motivo di dibattito in città, ha unito le minoranze: M5S, Pd, Scv. Nei mesi passati hanno presentato proposte – su tutte, il consiglio comunale aperto – per avere aggiornamenti e hanno partecipato a incontri pubblici. Sempre con una nota critica al progetto. Una sorta di alleanza non scritta che li metteva sulla stessa linea. Al punto che non sarebbe stato strano pensare che questo tipo d’intesa – emersa anche su altri fronti – potesse sfociare in una coalizione più ampia in vista delle Amministrative. Non è stato così. Succede in politica. E se oggi entrambi i gruppi corrono su binari differenti («sia chiaro: ci rispettiamo a vicenda»), c’è chi storce il naso su metodi e richieste.

La Variante che stupisce

Sozzi non ci gira intorno: «Hanno presentato una delibera dove chiedono che non si porti avanti il progetto della Variante. Oppure che si confermi quanto stabilito quasi 15 anni fa: ai tempi si parlava della Ss341 in relazione alla Pedemontana, oggi rimasta inconclusa. E i tempi sono cambiati». Un modo per dire che il piano della nuova strada è tornato a essere popolare con il Masterplan di Malpensa, inserita fra le contropartite per l’ampliamento della Cargo city a discapito della brughiera. «Votare una cosa decisa nel 2011 – senza avere dati previsionali sul traffico previsto, senza sapere quale sarà il futuro dell’aeroporto – non so se è utile. Mi stupisce».

L’alleanza mai nata

Un segnale, frutto di un’alleanza mai nata. E che anzi decreta un allontanamento sempre più marcato fra le due forze politiche d’opposizione. All’inizio, l’unica ipotesi per ammettere un campo largo era individuare un candidato sindaco che non fosse espressione di partito: i grillini erano stati perentori in questo senso. È andata diversamente. Ora il centrosinistra è già in corsa verso le urne, scommettendo sul dem Alessandro Ferrazzi.
I Cinque Stelle invece sono ancora sul filo del «vediamo che succede», dice Sozzi. La possibilità che decidano di non presentarsi è sempre dietro l’angolo. Ma è solo una scelta rimandata. Almeno fino a quando non verrà eletto il rappresentante territoriale di Busto Arsizio, che aiuti a coordinare le scelte elettorali. Anche se il tempo stringe.

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