Samarate, Pd e Scv: «Dov’è finito il Piano di diritto allo studio? Giunta in letargo»

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SAMARATE – «Quale credibilità ha un’amministrazione che non è in grado di fornire questo supporto agli istituti scolastici all’inizio delle attività annuali e che, nella migliore delle ipotesi, presenterà delle proposte che saranno concretizzate non prima dell’inizio del secondo quadrimestre?». Se lo chiedono i gruppi di opposizione Samarate Città Viva e Progetto Democratico, a caccia di risposte sul Piano di diritto allo studio: «Che fine ha fatto? Ce lo stiamo ormai chiedendo dal mese di luglio. Forse l’assessore competente non è ancora rientrato dalle ferie?».

Piano «indispensabile»

Per Scv e per la lista che rappresenta il Pd, Samarate è «probabilmente l’unico Comune di tutta la provincia che ad oggi non ha ancora approvato un Piano di diritto allo studio». Un documento amministrativo-contabile annuale che è «indispensabile per permettere una programmazione completa dell’attività scolastica, che nel nostro caso riguarda tre scuole primarie e due secondarie, oltre alle scuole dell’infanzia». Ricordando che in genere viene presentato «prima della pausa estiva». Quanto basta per passare all’affondo: «I signori della Lega ci avevano ormai abituato a tempi molto più lunghi per la presentazione e approvazione di questo documento, ma mai avremmo immaginato che questa volta ci donassero il piano come strenna natalizia».

«Amministrazione letargica»

Nel frattempo i rispettivi commissari dei due gruppi d’opposizione sono stati incaricati di «richiedere immediatamente la convocazione della Commissione Istruzione, dato che al presidente (espressione delle minoranze) viene impedito, nonostante abbia garbatamente sottoposto tale richiesta ormai parecchie volte all’assessore competente. Le norme prevedono che un presidente di Commissione possa emettere una convocazione in qualsiasi momento lo ritenga opportuno, anche se l’esponente della giunta di riferimento non fosse dello stesso parere». Da qui l’auspicio a «un’attenzione e una programmazione più puntuali rispetto alle esigenze delle scuole. I tempi di approvazione del Piano sono una delle migliori dimostrazioni di questa sensibilità, che purtroppo questa amministrazione letargica non ha».

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