Variante, Malpensa, Ospedale. Il Pd di Samarate: «La Lega fa il padrone»

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SAMARATE – «Le imposizioni dettate dai palazzi romani e milanesi ci fanno amaramente sorridere ripensando al vecchio slogan della prima Lega: “Padroni a casa nostra“. Ma, oggi, chi sono i servi e chi sono i padroni?». Il Partito Democratico di Samarate all’attacco contro il Carroccio e i suoi vertici. Al centro, i temi che fanno più discutere: l’espansione dell’area cargo di Malpensa, la Variante alla Ss341 con il rischio che corrono i boschi interessati dall’opera, il progetto dell’ospedale unico Gallarate-Busto. Dicono i dem: «Progresso significa migliorare la qualità della vita. Oggi non si può più far finta di non comprendere che distruggere aree verdi determina un peggioramento generale del nostro vivere».

L’ampliamento della Cargo city

Uno dei principiali argomenti è il tanto dibattuto ampliamento della Cargo city. «Dopo che il ministero dell’Ambiente – dicono i dem – ne ha bocciato l’espansione al di fuori dell’attuale sedime aeroportuale, limitando l’eventuale ulteriore cementificazione ad un’area entro gli attuali limiti perimetrali (considerata più che soddisfacente ad esaudire ogni più rosea previsione di sviluppo), i lungimiranti capi della Lega, Salvini e Giorgetti, insieme al fedele scudiero Candiani, sono scesi nuovamente sul sentiero di guerra contro l’ambiente». Fino alle ultime manovre portate avanti i Parlamento: «Con un piglio decisionista più consono a battaglie migliori, hanno imposto che nel recente Disegno di Legge relativo, ironia della sorte, alla tutela della qualità dell’aria e alla limitazione della circolazione stradale, Malpensa fosse definita “area di interesse strategico nazionale“, in modo tale da poter proseguire nella sua espansione senza vincoli».

La Variante di Samarate

L’attenzione, si sposta poi su una questione tutta samaratese, riemersa proprio in relazione al Masterplan e alle contropartite per l’espansione cargo. Si tratta della Variante alla Ss341. Prosegue il Pd: «A questo punto non ci meraviglieremmo se anche la strada nella brughiera che ferirà pesantemente il nostro territorio da nord a sud, con conseguenze sulla qualità della vita di tutti, subisse un’accelerazione». E quindi «distruggendo in maniera sostanziale l’ultima area verde esistente tra Samarate e Busto e caricando il nostro territorio di ulteriore traffico».

L’ospedale unico

Infine la partita dell’ospedale unico, che proprio ieri – 24 ottobre – ha visto la firma dell’accordo di programma. «Aggiungiamo l’arroganza con cui la Lega in Regione Lombardia (con il presidente Fontana) sta portando avanti il progetto. Che non solo porterà alla distruzione di altre aree verdi o comunque libere e farà collassare il traffico lungo l’asse del Sempione, ma decreterà anche la fine dei due ospedali esistenti di Gallarate e Busto, abbassando ancora di più l’offerta di sanità pubblica già oggi carente». Da qui, le domande: «I suddetti leader della Lega quali interessi perseguono nel loro impegno politico? Ogni tanto si ricordano di essere stati votati da molta gente comune che pensava avrebbero difeso e promosso gli interessi essenziali per vivere un po’ bene? E quali sono gli interessi più importanti, in aree molto antropizzate come la nostra, rispetto alla qualità dell’aria, alla possibilità di trascorrere del tempo immersi in aree verdi, alla riduzione del traffico, ad ospedali funzionanti, con posti letto, personale e specialità adeguate ai problemi di salute della popolazione di tutto il sud della Provincia di Varese?».

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