Strage di Bologna, non solo il caso Lonate. Se ne parla anche a Samarate

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SAMARATE – Intitolare alle vittime della strage del 2 agosto 1980 avvenuta a Bologna l’area davanti alla ex scuola elementare di via Dante Alighieri di Samarate. Come nella vicina Lonate Pozzolo (dove è nato un vero e proprio polverone polemico), la mozione per ricordare una delle pagine più buie della storia recente arriva anche sul tavolo dell’amministrazione del sindaco Enrico Puricelli. A proporlo è la minoranza di Progetto Democratico, ritenendo «fondamentale ricordare alle nuove generazioni il periodo del terrore instaurato in Italia dalle organizzazioni terroristiche neofasciste».

Le richieste di Progetto Democratico

Per il gruppo rappresentato da Tiziano Zocchi e Rossella Iorio, si tratta del «più grave atto terroristico avvenuto nel Paese nel secondo dopoguerra, da molti indicato come uno degli ultimi atti della strategia della tensione». Con un tragico bilancio di 85 vittime e oltre 200 feriti. «Il tortuoso percorso giudiziario, ben tre processi, chiuso dalla Procura Generale di Bologna nel 1995, nel 2007 e nel 2020 ha identificato come responsabili finanziatori, mandanti ed esecutori persone militanti in organizzazioni neofasciste», riporta il documento di Prodem. «Come, peraltro, ricordato in Senato dal presidente Ignazio La Russa durante la commemorazione (citano: “Va doverosamente ricordata la definitiva verità giudiziaria che ha attribuito alla matrice neofascista la responsabilità di questa strage”)». Una proposta che fa leva sull’importanza della «memoria storica». Così da «evitare che certi fatti vengano dimenticati o minimizzati o reinterpretati». E visto che «sul territorio samaratese non esistono luoghi che ricordino la strage», per Progetto Democratico è «doveroso ed opportuno ricordare le vittime».

Il caso di Lonate

La stessa mozione – lo scorso luglio – è stata discussa a Lonate Pozzolo, presentata dalla minoranza di Uniti e Liberi per intitolare la piazza mercato alle vittime della strage di Bologna. Un documento che ha sollevato numerose polemiche, dopo le dichiarazioni del capogruppo leghista Armando Mantovani («C’era la mano dei palestinesi, in transito c’era un loro vagone che è stato fatto esplodere»). Tema che tornerà a essere motivo di dibattito al prossimo consiglio comunale di Lonate, dopo che la minoranza ha chiesto «una presa di posizione» in merito alle dichiarazioni di Mantovani.

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