Sesto, la verità di Quaglini sulla Marna inagibile per il tradizionale Giovedì grasso

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SESTO CALENDE – «Sesto sta voltando una pagina importante della sua storia con la Marna, ma il disegno su quello che ne sarà non è ancora chiaro a tutti». Ad intervenire rispetto ai dubbi che lo spostamento dello storico Giovedì grasso della Marna al Gilda di Castelletto Ticino ha sollevato rispetto al futuro di uno dei posti del cuore dei sestesi è Alberto Quaglini, storico presidente del Circolo Sestese che, fino al prossimo settembre, ne detiene la gestione. «Per il carnevale ci siamo organizzati in modo alternativo – spiega – e così faremo per gli eventi futuri. Ma vorremmo capire cosa succederà da qui a tre anni».

La Marna è sicura

Non solo malumore e dispiacere per gli affezionati alla tradizionale festa del Giovedì grasso sestese. Immediati si sono sollevati dubbi sul futuro della Marna, attorno a cui gravitano eventi e attività di vari enti, associazioni, scuole. Se non è possibile organizzare il carnevale – ci si chiede – vuol dire che il luogo è inagibile? «Lo è per eventi il cui numero, come in questo caso, è troppo alto per la struttura. Non c’è, per come riferiscono i tecnici, un problema strutturale o relativo alla sicurezza – spiega Quaglini – in quel caso sarei stato il primo a preoccuparmi. Tutti gli eventi minori che la Marna ospita continueranno a svolgersi». Per il carnevale, quindi, il presidente del circolo tiene a specificare che «non si interrompe la tradizione, anzi». La festa del Giovedì grasso ci sarà anche quest’anno: a cambiare saranno solamente le mura, ma ad animare l’evento ci saranno lo stesso spirito e la stessa attesa che ogni anno muovono centinaia di persone.

«In futuro avremo problemi»

La soddisfazione di Quaglini sta anche nel poter già affermare che «pur trovandoci in una stagione di cambiamento, garantiremo il campus estivo, e con qualche novità in più». Il campo che ogni anno coinvolge, nel complesso, fino a 400 famiglie, quest’anno punta infatti all’inclusione grazie alla collaborazione con la appena nata onlus Gli amici di Tommy e Cecilia: «Il campus si apre in tutti i sensi puntando all’inclusione della disabilità. Mantenendo la nostra specificità, che è quella di coinvolgere i ragazzi in decine di attività diverse per sviluppare in loro passioni». Con un taglio fortemente ambientalista, grazie anche alla collaborazione con il Parco del Ticino, per portare tutti alla scoperta del territorio.
La Marna «sarà sempre uno dei luoghi cardine del campus, ovviamente per attività che ne consentono l’utilizzo», insieme alla Verbella, il centro estivo e il palazzetto dello sport. Spiega Quaglini che «abbiamo dovuto riorganizzarci anche in questo caso. Stiamo operando in un contesto che man mano genererà problemi non solo a noi ma a tutti i vari enti che gravitano attorno alla Marna e che, per come si prospettano le cose, non avranno spazi alternativi da qui ai prossimi tre anni», dato il progetto triennale di riqualificazione del circolo approvato dall’amministrazione. Un processo che «ci ha lasciato spiazzati, e nonostante tutto stiamo trovando il modo di organizzarci. Risponderemo ancora una volta al bando per la gestione della Marna, ma l’auspicio è essere chiamati al tavolo per essere participi dei cambiamenti: si tratta di un progetto che interessa tutti».

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