SESTO CALENDE – «Fra poco più di un mese, potranno essere pronti gli atti per la successiva fase di adozione in consiglio comunale». Il progetto che porterà alla nascita di una moschea a Sesto Calende procede a vele spiegate. Lo ha spiegato il sindaco Giovanni Buzzi in consiglio comunale, lo scorso 20 dicembre, in risposta a un’interpellanza congiunta presentata da Insieme per Sesto e Sesto 2030 per avere chiarimenti sul Piano di governo del territorio.
Un tema che interessa tutti
Un luogo di culto islamico: una delle discussioni ricorrenti tra le forze politiche sestesi da ormai dieci anni. Ma non solo, si tratta di uno dei temi che più infuoca il dibattito tra i cittadini. L’ultimo step riguardava l’individuazione dell’area che ospiterà la moschea a favore dell’associazione Comunità Islamica Ticinese, conseguenza alla sconfitta delle quattro sentenze attraverso cui prima l’amministrazione Colombo e poi l’amministrazione Buzzi hanno perso davanti al Tar della Lombardia e al Consiglio di Stato di Roma.
Prende forma il piano
Ora il piano sta prendendo forma e il percorso da seguire si sta delineando: «Sta procedendo l’iter della variante per l’individuazione di un’area per servizi da dedicare al luogo di culto islamico», spiega a margine Buzzi. Intanto, ha visto la conclusione della componente ambientale di verifica di assoggettabilità alla Valutazione ambientale strategica (Vas) e, quindi, «potrà essere ora avviata la fase più propriamente urbanistica – dice – di elaborazione della variante». Da un punto di vista delle tempistiche, significa che «fra poco più di un mese, potranno essere pronti gli atti per la successiva fase di adozione in consiglio comunale». Una volta adottata la variante, prenderà ci saranno «due mesi, come previsto dalla legge urbanistica, per la pubblicazione». In questa fase, «i cittadini potranno presentare le osservazioni: al momento dell’approvazione definitiva si daranno le dovute risposte».