Sinistra per Somma «contro le forze del male». Ora la Lega vuole querelare

SOMMA LOMBARDO – Bellaria vince e Sinistra per Somma festeggia. Ma lo fa a modo suo. A una settimana dalle amministrative che hanno consegnato un altro mandato al centrosinistra, in città spuntano nuovi manifesti firmati dai comunisti sommesi. E per ringraziare la fiducia ricevuta alle urne, i candidati guidati da Claudio Brovelli si sono travestiti da «supereroi, contro le forze del male». Una citazione «ironica e goliardica» secondo il capogruppo, sulla scia della nota canzone dei Meganoidi. Ma c’è chi non la prende sul ridere. In tempo zero arriva la risposta di Matteo Zantomio, storico esponente della Lega: «Sono basito, un manifesto di cattivo gusto che non ha alcun senso esporre». Non meno tagliente il rappresentante dei civici di Siamo Somma: «Con chi si identificano queste forze del male? Con i candidati delle parti opposte che si erano impegnati nelle recenti elezioni? Con i consiglieri comunali che ora siederanno tra i banchi delle opposizioni? O verso i cittadini di pensiero diverso a questa maggioranza?». E, inevitabile, arriva la richiesta di scusarsi pubblicamente, oltre che rimuovere i cartelloni. Anzi, ora il gruppo del Carroccio medita anche di querelare la squadra di Brovelli. Insomma, monta la polemica.

Una vera e propria mancanza di rispetto

Non tutti l’hanno presa in simpatia. A partire da Zantomio, che attraverso i social ha subito chiesto «a questi gentilissimi signori di fornire ai cittadini una spiegazione plausibile». L’esponente Lega, di fronte alle domande della figlia, si è detto «sorpreso; ho faticato a dare una risposta, anche perché una risposta logica non esiste. Soprattutto perché, nell’ingenuità di una bimba di 7 anni, ha anche chiesto chi fossero le forze del male». E affonda: «Una vera e propria mancanza di rispetto nei confronti di tutte le persone che hanno deciso di dare fiducia a quelle forze politiche che hanno “perso” le elezioni. Un irrispettoso gesto per chi, inoltre, si è impegnato, mettendosi a disposizione in prima persona, candidandosi». Per Zantomio si tratta di «un brutto gesto che poteva e doveva essere risparmiato».
Anche Martinelli si serve dei social per esprimere il suo punto di vista. E se a una prima occhiata ammette di aver «sorriso per la goliardata, leggendo la frase sottostante mi sono alquanto indispettito». Di fronte a «un gesto discutibile», ciò che sorprende di più l’esponente di Siamo Somma è che «sia stato avallato anche dall’ex sindaco Brovelli, che ritengo una persona intelligente e moderata». Conclude così: «Non è sicuramente questo il miglior modo per iniziare un nuovo percorso amministrativo».

«Ci siamo tolti un sassolino dalla scarpa»

Di fronte alle critiche sollevate dagli avversari del centrodestra, Brovelli prende parola per difendere il suo gruppo. Non senza un po’ di polemica. «Mi sorprende questo chiacchiericcio, se devo essere sincero», spiega il capolista di Sinistra per Somma. «Ne ho viste di tutti i colori. È una risposta ironica. E non alle forze d’opposizione che hanno perso, per carità. Credo che la mia storia politica dimostri quanto abbia sempre rispettato i miei avversari». Nessun secondo fine, per Brovelli. Ma non nasconde che c’è stato un precedente, da cui nasce l’idea del manifesto. «Una televisione locale, Somma Lombardo Tv, prendendo spunto da una nostra vignetta, ha dato il via a una serie di allusioni e commenti pesanti su di noi». Il capolista ricorda: «Ero stato definito Batman Brovelli, e fin lì può anche essere simpatica ironia, ma poi il testo diceva che “gente come noi non nasconde mai la sete di odio e di violenza, sia verbale che fisica”. Un’accusa pesantissima». Ma di fatto, nulla che sia andato oltre un botta e risposta su Facebook. Fino a domenica. «Ci siamo tolti un sassolino dalla scarpa. Se qualcuno vuole interpretarlo come offesa a forze politiche di minoranza, va bene. Mi sembra un atteggiamento ingiustificato». E chiude così: «Nessuno ha visto il messaggio di ringraziamento. Il cartellone recita “grazie, grazie, grazie, grazie”. Chi non sa cosa c’è dietro, però, fa solo polemica strumentale».

Una lancia spezzata

E pare che una lancia in favore di Brovelli la spezzi la nuova consigliera della Lega, Martina Barcaro. O comunque si fa avanti per trovare una spiegazione a questo polverone: «Potete fare chiaro riferimento alla vignetta? Reputo questo un sassolino dalla scarpa, forse, tolto con troppa sfrontatezza. È una mia personalissima idea, ognuno è libero di fare ciò che vuole: siamo in democrazia».

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