SOMMA LOMBARDO – «Mi accusa di disinformazione e superficialità. Ma ciò di cui deve preoccuparsi è che i lavori vengano svolti per tempo e a regola d’arte, utilizzando al meglio i soldi dei cittadini». Mariangela Aguzzi Casagrande, consigliera di minoranza in quota Lega a Somma Lombardo, non usa mezzi termini e replica così a Massimiliano Albini, amministratore delegato di Spes. Lo fa dopo il botta e risposta sui lavori effettuati al cimitero di Maddalena, riaccendendo la questione anche da un punto di vista politico. «Il mio ruolo di consigliere comunale – dice – non è discutere col personale della società partecipata del Comune. Piuttosto risolveremo la questione in aula».
Le tempistiche
Per Aguzzi Casagrande è necessario che «si facciano alcuni chiarimenti». Sì, perché l’intervento dell’ad di Spes, a suo dire, «non corrisponde in tutte le parti alla realtà dei fatti». A partire dalle tempistiche. «Gli interventi di sistemazione al cimitero di Maddalena sono stati svolti a giugno, ma io stessa avevo già segnalato i problemi all’amministrazione comunale addirittura lo scorso 6 febbraio». E che aveva portato a un sopralluogo da parte di Spes, ricorda. Nel frattempo, «a causa dei ritardi dei lavori», si sono verificati «diversi danni alla struttura, a causa della rottura dei canali delle grondaie, che hanno provocato diverse infiltrazioni». Non che non ci siano state operazioni di riparazione, «ma ricordiamoci che questo è avvenuto in seguito alle segnalazioni e alle pressioni da parte mia, tenendo costantemente informata l’amministrazione». E «non allo scopo di acquisire visibilità, ma semplicemente nell’interesse della città».
«Albini pensi ai lavori»
L’esponente del Carroccio si rivolge poi direttamente ad Albini, che «mi accusa di disinformazione e superficialità». E lo fa precisando che «il mio compito non è di impartire ordini all’azienda speciale, ma di segnalare all’amministrazione comunale – nelle persone del sindaco (Stefano Bellaria, ndr) o dell’assessore preposto (in questo caso, Edoardo Piantanida Chiesa ai Lavori Pubblici, ndr) – che è l’unica autorizzata a dettare disposizioni alla società partecipata». E affonda: «Ciò di cui si deve preoccupare Albini è che i lavori vengano svolti per tempo, utilizzando al meglio i soldi dei cittadini. Tanto la verità è sotto agli occhi di tutti, consultando i bilanci di Spes è evidente che i conti non siano splendidi».
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