Somma, casa a luci rosse: la “tenutaria” arrestata e messa ai domiciliari

SOMMA LOMBRDO – La Polizia di Stato di Gallarate ha dato esecuzione alla Ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari ed al decreto di sequestro preventivo emessi dal Gip del Tribunale di Busto Arsizio su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di una quarantacinquenne italiana residente nella provincia di Varese indagata per i reati di sfruttamento della prostituzione e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. La casa a luci rosse che la donna gestiva era stata chiusa lo scorso 7 luglio a Somma. Ora sono arrivati i provvedimenti a carico della maîtresse.

Arrestata la maîtresse

Le misure cautelari seguono l’attività d’indagine eseguita circa una settimana addietro quando gli agenti del Commissariato di Gallarate hanno fatto irruzione in una villetta sita in Somma Lombardo scoprendo una vera e propria casa di appuntamenti”, gestita professionalmente dalla “maitresse”, proprietaria dell’immobile. 

Rischio di inquinamento delle prove

Il pericolo di inquinamento probatorio e la reiterazione del reato, hanno indotto la Procura della Repubblica a richiedere ed ottenere la misura cautelare degli arresti domiciliari onde evitare che l’odierna indagata potesse alterare il materiale probatorio sinora emerso od ostacolare le indagini, oltre a reiterare la condotta illecita, sua principale fonte di reddito.

Sequestrata la casa a luci rosse

Ritenuti inoltre sussistenti tutti i presupposti che portarono una settimana or sono, al sequestro preventivo dell’immobile, utilizzato dall’indagata solo in apparenza quale propria abitazione, ma di fatto luogo fondamentale per consentirle di favorire l’attività di prostituzione delle ragazze impiegate e di trarre profitto da tale attività illecita; valutato inoltre che la libera disponibilità potrebbe consentire la commissione di ulteriori delitti della medesima indole, anche da parte di terze persone, il Gip ha convalidato e disposto quale misura cautelare reale, il sequestro preventivo della villetta di proprietà dell’indagata.   

Via anche i social

Immediatamente rintracciata dagli agenti del Commissariato e sottoposta agli arresti domiciliari, alla donna è stato altresì imposto il divieto di incontrare e/o comunicare con ogni mezzo con persone non autorizzate, di utilizzare la rete internet ed i social network quali Facebook, Instagram Whatsapp, Telegram ed altre applicazioni di messaggistica istantanea.

somma casa luci rosse – MALPENSA24