SOMMA LOMBARDO – Scoperta una vera propria casa a luci rosse: la proprietaria dell’appartamento denunciata per sfruttamento della prostituzione e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Nel pomeriggio del 5 luglio scorso, la Polizia di Stato di Gallarate ha scoperto una vera e propria “casa di appuntamenti” con tanto di maitresse che gestiva, e chiaramente sfruttava, l’attività del meretricio esercitata all’interno delle camere di una villetta ubicata nel comune di Somma Lombardo da ben quattro prostitute, italiane e straniere con tanto di nome d’arte.
Cliente sorpreso all’opera
Verso le ore 15, gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza, insospettiti dall’andirivieni di uomini nella villetta e dopo un’attività investigativa realizzata anche attraverso servizi di osservazione ed appostamenti, hanno fatto irruzione nell’immobile riscontrando, sin dai primi controlli, l’inequivocabile e strutturata attività “imprenditoriale”.
Trovati gli attrezzi del mestiere
Appena entrati in casa, gli agenti, oltre a sorprendere un cliente che aveva appena finito di fruire della “prestazione a pagamento” offerta da una delle prostitute, hanno raccolto una serie di elementi probatori grazie ai quali è stato possibile accertare che quella villetta, disposta su due piani, composta da svariate stanze era adibita all’esclusivo uso dell’attività del meretricio; infatti, ogni stanza, con bagno riservato e corredata con materassi adagiati sul pavimento, era munita di asciugamani, confezioni di preservativi, salviettine umidificanti, un piccolo cestino dove poter buttare le salviettine utilizzate, un piccolo cestino dove poter buttare i preservativi utilizzati e sex toys (frustini, falli in lattice, attrezzi per massaggi).