Centro Federale del ghiaccio a Varese: «Anche Busto giochi la partita»

Il “pala-vergogna” di via Minghetti a Busto

BUSTO ARSIZIO – Forse il treno, l’ennesimo che transita da via Minghetti, è già passato e quello che avrebbe dovuto essere il palazzo del ghiaccio continuerà ancora a lungo ad essere il “pala-vergogna”.

Alberto Riva (nella foto a sinistra), ex assessore a Palazzo Gilardoni e volto noto della vita amministrativa cittadina ed esponente civico molto vicino (per fede politica) a Forza Italia, però rompe il silenzio e prova a tracciare una rotta che, pur essendo complicata, «varrebbe forse la pena di esplorare. Ho letto sulla stampa locale dell’idea di un Centro federale degli sport del ghiaccio e ho sentito parlare di Como e Varese. E Busto? Cioè qui abbiamo una struttura destinata a Palaghiaccio e ora che ci sarebbe l’occasione per recuperarlo, nemmeno tentiamo di entrare in partita?».

Proposte non polemiche

Un passo indietro. Al momento la disputa su dove fare il Centro federale è tra Como, location che però sta perdendo appeal e Varese, che sul piatto può mettere addirittura due zone su cui realizzare ciò che serve alla Federazione. Oltre a un palazzetto nuovo di pacca, struttura che i lariani non hanno. Vista così, Como dovrebbe partire da zero o quasi. I soldi invece, 25 milioni di euro o forse 30, ci sono e sono già “congelati” ad hoc.

Ora toccherebbe alla Regione decidere se dirottare quei quattrini sulle sponde del Lario (dove il palazzetto è fermo e dove vorrebbero, nella partita, riqualificare pure la piscina in zona stadio), oppure farli arrivare direttamente nella Città Giardino, realtà in cui gli sport del ghiaccio contano già strutture, atleti, successi, pubblico e tutto ciò che può corroborare la nascita di un polo federale.

E Busto che ci azzecca?

Riva fa un ragionamento che va oltre i Cinque Ponti. «Pare che servano più strutture per il centro. Ho letto di tre piste di cui una per il curling, oltre che di palestre. In via Minghetti c’è lo scheletro di un palaghiaccio mai finito e che forse grazie a questo progetto potrebbe finalmente arrivare a compimento». Ma attenzione, perché Riva non vuole aprire un derby con Varese: «Loro hanno già il palazzetto, a Busto potremmo completare questo e dare davvero vita a un Centro federale “diffuso” e che sia davvero di tutta la provincia di Varese».

Ma non solo. «Si tenga conto che l’amministrazione bustocca (Riva non è certo elemento di opposizione ndr) sta lavorando per realizzare il palaginnastica. Quindi – continua – perché non pensare davvero di creare un importante polo sportivo? Ricordo anche che stiamo parlando di una zona molto ben collegata. Insomma provare a immaginare a un centro che graviti su Varese e Busto e faccia della nostra provincia una terra di sport mi pare un’ipotesi che meriti almeno un approfondimento». Infine Riva tira fuori il mai sopito orgoglio bustocco: «Siamo la città più popolosa della provincia eppure su partite che vanno più in là dei nostri confini non riusciamo a essere protagonisti. Forse perché non entriamo mai partita, possibile?».

Il dubbio resta sospeso, come il futuro dello scheletro di via Minghetti, opera lasciata a metà ormai da una vita e che negli ultimi cinque anni ha inseguito la chimera del mega Campus di Beata Giuliana. E che oggi si riscopre un campo di erbacce rigogliose dalle quali spunta l’incompiuta di cemento armato.