
BUSTO ARSIZIO – La battagliera preside dell’Ite Tosi Amanda Ferrario scende in campo e sfida il sindaco Emanuele Antonelli. Ma questa volta in palio non ci sono roghi della Giöbia o l’ampliamento delle aule. La posta è ben più alta: la poltrona di sindaco a Palazzo Gilardoni. Un nome, quello della Ferrario, pensato per far «convergere tutte le anime progressiste e della società civile. Un nome esterno alle compagini partitiche, di grande professionalità, con esperienze sia dirette che indirette di amministrazione, con una visione della città rivolta a valorizzare le risorse disponibili e col cuore vicino a quella parte della cittadinanza, i giovani, spesso dimenticata ma essenziale nel processo di cambiamento della società».
La notizia detona negli ambienti politici cittadini e non: la dirigente scolastica Amanda Ferrario, consulente anche del Ministero dell’Istruzione prima con il leghista Marco Bussetti e ora con Lucia Azzolina, si candida a sindaco per un’alleanza che per ora contempla il Movimento cinque stelle, Sinistra Italia e Verdi.
Ad annunciarlo è una nota congiunta dei tre partiti in cui si legge:
In questi ultimi mesi il Movimento 5 Stelle, Sinistra Italiana e Verdi hanno intrapreso un dialogo aperto e costante sul futuro di questa città per costruire una coalizione alternativa al centrodestra. Abbiamo cercato un nome su cui potessero convergere tutte le anime progressiste e della società civile, un nome esterno alle compagini partitiche, di grande professionalità, con esperienze sia dirette che indirette di amministrazione, con una visione della città rivolta a valorizzare le risorse disponibili e col cuore vicino a quella parte della cittadinanza, i giovani, spesso dimenticata ma essenziale nel processo di cambiamento della società.
Dismettere la sindrome del brutto anatroccolo
Cosa farà ora il PD?
La domanda a questo punto è lecita: cosa fa ora il Pd? Litiga, al momento. Ma con il nome di Amanda Ferrario sul tavolo, forse dovrà fare altre considerazioni. Magari in corso, ma al momento non è dato sapere.
Di certo Amanda Ferrario ha dato “la sua disponibilità a lavorare tutti insieme per un progetto ampio, che riesca a raccogliere tutte le migliori risorse per un’amministrazione trasparente e lungimirante, individuando coloro che desiderano scommettere sulla sua preparazione e sul suo passato privo di posizionamenti politici o ideologici”. Parole quelle del comunicato che non chiudono porte, ma lasciano intendere che con la carta regina scoperta ora si potrà intraprendere un percorso fatto di un dialogo ben più ampio rispetto ai tre partiti proponenti.
Anche perché “questo confronto non è ancora terminato; la strada verso la costruzione di un programma dettagliato e la definizione di una squadra di governo pronta a lavorare dal giorno dopo le elezioni è un lungo percorso, da scrivere durante quella che sarà una lunga corsa elettorale, per dimostrare che Busto Arsizio merita il meglio e quel meglio è qui ed ora”.
Al momento però Amanda Ferrario “ha raccolto e sta raccogliendo intorno al suo nome una coalizione fatta di competenze e professionalità, di movimenti civici e politici che hanno l’ambizione di essere la nuova classe dirigente di questa città”. E la nota si conclude ribadendo la volontà di allargare la coalizione: «Crediamo che Amanda Ferrario possa catalizzare energie positive e valori sani, ed essere promotrice di un’ampia coalizione di forze politiche e civiche».