SOMMA LOMBARDO – Duecento firme raccolte per eliminare i super-cordoli di via Villoresi che impediscono alle auto in sosta di aprire la portiera dal lato passeggero. A renderlo noto, ieri sera 29 aprile in consiglio comunale, la capogruppo di Fratelli d’Italia a Somma Lombardo Manuela Scidurlo. «Domani mattina (oggi, ndr) provvederemo a protocollarle».
Mozione bocciata
La petizione, ha assicurato il sindaco Stefano Bellaria, verrà presa in considerazione non appena Fratelli d’Italia la depositerà in Comune. A Palazzo Viani Visconti, infatti, stanno ancora aspettando quelle sul regolamento edilizio che, disse l’assessore all’Urbanistica Francesco Calò (Pd), furono annunciate «ma non sono mai arrivate».
Al momento dunque la mozione attraverso cui Lega e Fratelli d’Italia hanno chiesto l’abbassamento del cordolo è stata respinta in modo compatto dalla maggioranza su indicazione dell’assessore ai Lavori pubblici Edoardo Piantanida Chiesa. Il motivo principale è di sicurezza: sono così alti apposta – ha spiegato – proprio per proteggere chi transita sulla ciclopedonale. Se si aprisse in modo improvviso la portiera, infatti, potrebbe rappresentare un serio rischio per le bici che percorrono la corsia con una velocità superiore ai pedoni.
Il dibattito
Non si tratta dunque di un errore, ma di una scelta voluta. E spostare gli stalli sul lato opposto – proposta avanzata dal centrodestra a più riprese – avrebbe delle controindicazioni che Bellaria ha provato a portare al tavolo della discussione senza però riuscire a convincere i proponenti. «Ci sono duecento cittadini che dicono che così non va bene, perché non si vuole ascoltare le loro richieste?», ha domandato Mariangela Aguzzi Casagrande (Lega). Tranchant Angelo Ruggeri (Pd): «Non capisco la necessità».
Ciclopedonali assurde
Nel dibattito è intervenuto anche Alberto Nervo (SommaSì), contestando non soltanto la ciclopedonale di via Villoresi ma l’intera rete cittadina. «Le piste ciclabili di Somma sono considerate assurde da tutti in provincia. Tant’è che vero in via Muré nessuna le utilizza: i ciclisti continuano a pedalare in strada perché a stare nella corsia a loro riservata hanno paura di essere investiti dalle macchine che escono dai cancelli».