Somma, scontro sulle nomine al Girasole. Bellaria: «Non faccio il passacarte di Ats»

Somma Bellaria lavori pubblici

SOMMA LOMBARDO – Una lettera di Ats Insubria accende lo scontro sulle nomine del nuovo consiglio di amministrazione del Girasole, la casa di riposo di Somma Lombardo già finita al centro del dibattito politico per i morti di Covid risalenti allo scorso aprile. Da Varese i vertici sanitari hanno indicato per il cda il nome di Giancarlo Norcini, portavoce della lista civica d’opposizione Siamo Somma, ma il primo cittadino Stefano Bellaria non ci sta: «Modo e metodo sbagliati: il sindaco di Somma non è il passacarte di Ats. Io non lo nomino».

Il nuovo cda

Il cda della Fondazione Girasole, composto da cinque membri, è scaduto lo scorso 31 dicembre. Il Comune – a cui spetta nominare i due componenti – ha riconfermato Virginia Brasca e Stefano Peruzzotti, entrambi con un curriculum adeguato al ruolo che già stanno ricoprendo. Anche alla Regione spettano due poltrone, ma nonostante siano passati più di sei mesi dalla scadenza tutto tace da Palazzo Lombardia. Nei giorni scorsi è uscita invece allo scoperto Ats, a cui non spetta la scelta dell’ultimo componente, bensì da statuto ha solamente il compito di indicare un nome al sindaco. E’ lui, formalmente, ad assegnargli l’incarico.

Il caso Norcini

La scelta di Ats Insubria è ricaduta su Giancarlo Norcini, esponente di Siamo Somma che già lo scorso anno le opposizioni provarono a far entrare nell’altra casa di riposo sommese, la Bellini. Ma il rischio (praticamente una certezza) è che ancora una volta venga bruciato, perché l’azienda sanitaria ha fatto almeno due errori. Il primo è di tipo formale: il buon garbo istituzionale prevederebbe che Ats si consultasse con il sindaco sulla persona migliore da collocare all’interno del cda, e invece ha spedito la lettera contenente il nome di Norcini sia in Comune sia al presidente uscente del Girasole, Daniele Consonni, come se la nomina fosse già cosa fatta e l’avvallo di Bellaria una pura formalità. Il secondo è invece di carattere sostanziale. Ats – evidenziando «un percorso adeguato rispetto all’incarico che dovrà ricoprire nell’ambito dell’organo statutario» – allega infatti il cv di Norcini dove emerge unicamente come esperienza la sua lunga carriera in banca. E che cosa c’entra con una casa di riposo? E perché Ats ha scelto proprio lui? Sono proprio le domande che si è posto Bellaria.

Il sindaco non è il passacarte

Modo e metodo sbagliati hanno dunque convinto l’inquilino di Palazzo Viani Visconti – sostenuto da una coalizione di centrosinistra – a rovinare i piani di altri. «Nel rispetto della dignità dell’ente che pro tempore rappresento, faccio notare che il sindaco di Somma non è il passacarte di Ats». Bellaria specifica che il suo non è un veto sulla persona e nemmeno ostruzionismo politico, perché con la conferma di Andrea Gambini (Lega) in Spes e la nomina di Silvio Pezzotta (Forza Italia) al Bellini i precedenti giocano a suo favore: non è uomo da spoils system. «Mi sarei aspettato un confronto preventivo sulle competenze richieste: il Girasole è in una fase delicata della sua storia e occorrono ai vertici persone di comprovata competenza». Norcini, dunque, non sembra proprio avere alcuna chance di spuntarla. «Io non lo nomino», dice chiaramente Bellaria. «Se vuole procedere direttamente Ats faccia pure, poi vedremo se è regolare».

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Somma nomine Girasole Bellaria – MALPENSA24