Somma e Sesto si contendono la pietra d’inciampo per Attilio Galli. Soluzione trovata

SOMMA LOMBARDO – Diventa un caso la posa della pietra d’inciampo in memoria di Attilio Galli. Il partigiano sarà ricordato con il celebre sanpietrino – un manufatto d’ottone che ha l’obiettivo di rendere omaggio a uomini e donne che hanno perso la vita per mano dei nazifascisti – sia a Somma Lombardo che a Sesto Calende. Aldilà del significato certamente profondo, rimane un fatto quantomeno insolito la sua doppia destinazione. La prima è la città in cui ha sempre vissuto (Somma), la seconda è quella in cui è nato (Sesto). Chi dovrebbe avere l’onore di posarla?

Il significato dell’iniziativa

Proprio in nome del valore del sanpietrino, suona strano che venga posato in due Comuni a pochi chilometri tra loro. Non solo, le pietre saranno inaugurate a un giorno di distanza l’uno dall’altro. A Sesto, infatti, il taglio del nastro è in calendario per venerdì 27 gennaio. Mentre il sabato toccherà a Somma. Il rischio è che l’iniziativa possa perdere di significato. Esistono, infatti, direttive da rispettare, in modo che il senso del gesto possa trovare riscontro in un episodio preciso di quella pagina buia della storia contemporanea. Lo si legge nel sito che racconta il progetto, dove la pietra d’inciampo è descritta come «un piccolo blocco quadrato di pietra, ricoperto di ottone lucente, posto davanti la porta della casa nella quale ebbe ultima residenza un deportato nei campi di sterminio nazisti: ne ricorda il nome, l’anno di nascita, il giorno e il luogo di deportazione, la data della morte».

Doppio riconoscimento

Fino a oggi, 23 gennaio, nessuno dei due Comuni sapeva dell’iniziativa dell’altro. Al punto che il primo cittadino sommese Stefano Bellaria è stato anche invitato dall’amministrazione sestese a partecipare alla cerimonia. Scoperta quindi la doppia posa, si è cercata una soluzione per capire a chi toccasse. La soluzione: confermata a entrambi la possibilità di ricordare Galli. «Ci sarà un duplice riconoscimento», dice il sindaco della Città Dei Tre Leoni, che sceglie di guardare l’aspetto migliore del caso. «Mi fa piacere, non esistenza competizione sulla memoria. Ma anzi va rafforzata sempre. Sono certo che Attilio e i suoi parenti saranno felici di questo riconoscimento». Uno in più a Somma, visto che una delle strade del centro porta il nome dell’indimenticabile partigiano.
Oltre ad Attilio Galli, Somma poserà anche le pietre in memoria di Isaia Bianco, Bruno Colombo e Carlo Mossolani. A Sesto, invece, verranno ricordati Piero Poli, Leandro Mattea e Carlo Gazzulli

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