Sospesa la carta sconto benzina. Beffa per i gestori, la Faib Varese: «Inaccettabile»

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VARESE – Regione Lombardia ha comunicato ai gestori degli impianti di carburante che la carta sconto benzina sarà sospesa a partire dal prossimo 12 febbraio. Una notizia che ha colto di sorpresa la categoria, che da mesi chiede nuove rilevazioni più puntuali rispetto a quelle effettuate dall’Ambasciata italiana in Svizzera, in favore di uno sconto più consistente. Proprio ieri il tema era approdato in consiglio regionale. «Inaccettabile – dicono dalla Faib di Varese – noi non ci fermiamo».

Ieri la mozione in consiglio

La notizia della sospensione della carta sconto giunge a poche ore dalla mozione urgente approvata ieri, martedì 8 febbraio, dal Consiglio regionale della Lombardia, con cui si chiedeva all’Ambasciata di rivedere le rilevazioni dei prezzi da cui dipende il funzionamento della carta sconto benzina, così come viene sollecitato da tempo dai gestori. Nelle note ufficiali diffuse dalla Regione nulla trapelava in merito alla possibilità di una sospensione immediata dello strumento. Ma oggi, 9 febbraio, è la Faib Varese a comunicare di aver ricevuto la notizia dello stop alla carta sconto (che con il nuovo sistema prevede un’app per il funzionamento), che sarà attivo già da questo sabato 12 febbraio. «Riceviamo con sorpresa – dicono i gestori – il DDUO di Regione Lombardia sulla rideterminazione della misura carta sconto benzina dopo la relazione della Faib all’audizione in Regione Lombardia svolta quindici giorni fa in merito all’andamento prezzi degli impianti in zona di confine elvetica e italiana».

Faib chiede un nuovo monitoraggio

Lo scorso 27 gennaio infatti la Faib era intervenuta in audizione in Regione per portare il tema all’attenzione dei consiglieri regionali, facendo presente quelli che sono effettivamente i prezzi aggiornati proposti dagli impianti svizzeri confinanti con l’Italia. Un quadro da cui emergeva il netto divario tra il costo del carburante ai due lati della frontiera. Faib era fiduciosa che il suo contributo potesse servire a smuovere la situazione, nell’ottica di un aumento dello sconto applicato ai consumatori. Ma intanto l’ultima rilevazione comunicata dall’Ambasciata, datata 25 gennaio, ha dato un esito opposto. «Pensavamo di essere sulla strada giusta – commenta il presidente territoriale Massimo Sassi – e invece ecco che arriva la sospensione della misura a partire dal 12 febbraio 2022. La categoria chiederà all’Ambasciata un monitoraggio documentato sulla rilevazione prezzi non più su sette impianti (di cui due chiusi), ma che venga fatto un monitoraggio sugli impianti a ridosso delle zone di confine dove si evince il pendolarismo per il rifornimento».