Subito battaglia sul nuovo Pgt a Legnano. «È una bozza». «Procedura illegittima»

legnano variante pgt commissione

LEGNANO – È subito scontro a Legnano sulla proposta di variante generale (cioè la riscrittura) al Piano di governo del territorio presentata dalla giunta comunale. La proposta è stata illustrata oggi, martedì 12 settembre, insieme ai tecnici in commissione all’indomani della seconda e conclusiva conferenza di Valutazione ambientale strategica (Vas). Per l’assessore alla “città futura” Lorena Fedeli «stiamo portando avanti una bozza, con particolare attenzione alle ricadute ambientali. In parallelo con la Vas, si svolgeranno altri due percorsi che coinvolgono uno le parti sociali e l’altro quelle politiche». Modo di procedere contestato dalle minoranze, in particolare il Movimento dei Cittadini, a partire dalla mancata partecipazione su un atto così importante.

Il consigliere civico Franco Brumana, in particolare, ha parlato di «Pgt fatto da pochi oligarchi senza coinvolgere nessuno» e di «procedura fuorilegge: non esistono “bozze” ma proposte complete. State procedendo nella totale illegittimità, vi invito a ricominciare da capo perché avete sbagliato tutto. Così la variante è impresentabile» e ha quindi abbandonato per protesta la commissione.

Consumo di suolo ridotto di oltre il 65%

Per l’amministrazione Radice, con il nuovo Pgt il consumo di suolo sarà ridotto di oltre il 65%. Questo dato e il miglioramento del bilancio ecologico sono i due aspetti più rilevanti sul piano ambientale. «La proposta di variante – ha sottolineato Fedeli – garantisce un elevato livello di protezione dell’ambiente e promuove lo sviluppo sostenibile del territorio».

La variante va oltre la soglia di riduzione del consumo di suolo richiesta dalle norme sia regionali sia di Città metropolitana, arrivando al 65,61% della superficie urbanizzabile su suolo agricolo naturale, pari a più di 235.000 metri quadrati, equivalenti a 32 campi da calcio. Questo significa che ampie zone del territorio, precedentemente edificabili, rimarranno agricole: è il caso dell’ex Ambito di trasformazione 1, a destinazione residenziale, nel quartiere San Paolo e di una porzione di un ex At nella zona Oltresaronnese, che sono stati stralciati.

La giunta ritiene il miglioramento del bilancio ecologico, che si attesta sul 62,39% (oltre 531.000 mq, pari a 74 campi da calcio, che saranno ridestinati ad agricolo naturale), un altro fattore importante dell’attenzione del piano all’ambiente. Il nuovo Pgt chiede, infatti, di creare ampie aree a verde, della superficie minima di 5.000 mq, all’interno di territori già urbanizzati per migliorare il bilanciamento ecologico, aumentando la permeabilità del suolo, riducendo le isole di calore e migliorando l’invarianza idraulica.

Piste ciclabili per altri 30 km

Fra le altre politiche “verdi” della proposta di variante, la Rete ecologica comunale (Rec) che ha l’obiettivo di legare in un disegno unitario i parchi e le aree verdi, sia esistenti sia in progetto. Un ruolo rilevante in questo schema è ricoperto dall’Olona: la fruibilità di un corridoio lungo le sponde del fiume sarà garantita con la de-impermeabilizzazione di una serie di aree e la loro integrazione all’interno di un disegno unitario di spazi verdi e interconnessi da percorsi ciclopedonali.

Ancora, per tutti gli interventi edilizi il Pgt incentiva l’utilizzo di tecniche finalizzate al contenimento dei consumi energetici, l’attenuazione delle isole di calore, l’incremento di almeno il 25% delle aree private libere destinate a verde; punta con forza allo sviluppo di nuove forme di mobilità sostenibile, in particolare una rete ciclabile integrata ed estesa a tutto il territorio legnanese e anche verso il territorio extraurbano, aumentando di 30 km lo sviluppo delle piste; valorizza i Parchi locali di interesse sovracomunale (Plis), in particolare quello dell’Alto Milanese, con il suo ampliamento in una vasta porzione di territorio agricolo a ovest del territorio comunale.

Brumana: «Dimenticati ex ospedale e caserma»

Sulla variante al Pgt, però, le opposizioni muovono pesanti critiche anche sui contenuti. Dopo le numerose contestazioni dei giorni scorsi, ancora Brumana osserva come «sono scomparsi nientemeno che gli Ambiti di trasformazione riguardanti il vecchio ospedale e l’ex caserma. Queste aree risultano solamente in una planimetria dove sono colorate come “attrezzature per servizi pubblici” e manca qualsiasi programmazione, sia pure di massima, della loro riqualificazione. Una lacuna molto grave, perché riguarda parti del territorio comunale che per collocazioni e dimensioni sono strategiche.

legnano variante pgt commissione

«Il nuovo Pgt – aggiunge Brumana – prevede tra via San Bernardino e il cimitero (nella foto qui sopra) edifici con una enorme e anomala superficie lorda di 40.000 mq, che equivale a quella di 400 appartamenti di 100 mq. Saranno realizzati su un’area proporzionalmente molto ridotta, perché gran parte della superficie disponibile è soggetta al vincolo di inedificabilità nei 200 metri di distanza dal cimitero. Per avere un’idea di questa valanga di cemento, si può paragonarla ai 17 edifici residenziali dell’area Cantoni, tra via Pontida e via Tirinnanzi, che tutti insieme hanno una superficie lorda di 33.000 mq , pari a circa 100.000 metri cubi». 

Il consigliere del Movimento dei Cittadini punta infine il dito contro il maxi centro commerciale previsto in via Liguria: «Sarà di 17.500 mq, più di 4 volte l’Esselunga dell’area Cantoni che ha una superficie commerciale di 4.250 mq. I proprietari di via Liguria beneficeranno di un aumento dell’insediamento commerciale dai 7.000 mq ora previsti e del conseguente maggior valore del loro terreno».

legnano variante pgt commissione – MALPENSA24