Taldone (FI): «Dialogare con Galimberti non è uno scandalo. La Lega stia serena»

Giuseppe Taldone Forza Italia
Il vice commissario provinciale di Forza Italia Giuseppe Taldone

VARESE –  «Accettare la presidenza di commissione non sarebbe uno scandalo». E ancora: «Gualandris stia sereno, perché anche la Lega, in altre città, ha stretto alleanze con il Partito Democratico, ma nessuno ha messo in discussione l’alleanza». Questa la sintesi di un lungo comunicato stampa firmato dal vice commissario di Forza Italia Giuseppe Taldone. Che, con eleganza, rispedisce al mittente le riflessioni leghiste in merito all’attuale dibattito politico a Palazzo Estense sul campo aperto e sui berlusconiani che dialogano con sempre più insistenza con pezzi di centrosinistra.

Rasserenare gli animi

Occorre rasserenare un po’ il clima in relazione ad alcune preoccupazioni emerse all’interno della coalizione di centrodestra per i recenti fatti avvenuti in consiglio comunale a Varese. Sgombriamo subito il campo: Forza Italia è nel centrodestra e non può che esserlo in modo convinto e leale visto che ha contribuito in modo sostanziale a farlo nascere e crescere anni addietro con una felice e lungimirante intuizione di Silvio Berlusconi nel 1994.

È la nostra storia che a riguardo parla e ne siamo orgogliosi e fieri. Oggi il nostro ruolo si è in forse rimodulato, con l’obiettivo, nell’interesse comune di tutta la coalizione, di essere maggiormente attrattivi soprattutto verso quell’elettorato moderato che spesso sconfina nel civismo e che difficilmente guarderebbe ad una coalizione eccessivamente sbilanciata su posizioni conservatrici o sovraniste.

Forza Italia è notoriamente una forza moderata con un suo dna liberale ed europeista, che ama il dialogo ed il confronto sempre in assoluta trasparenza, senza inganni, cercando d’interpretare al meglio il proprio ruolo anche se d’opposizione.

Bianchi sindaco l’abbiamo voluto noi. Più della Lega

Matteo Bianchi poi è persona che stimiamo, noi di Forza Italia stati tra i suoi primi sostenitori ospitandolo in una delle sue prime uscite pubbliche al nostro gazebo, anche quando ambienti del suo stesso partito gli preferivano altri alla candidatura a sindaco di Varese. Ha guidato la nostra coalizione in campagna elettorale e non saremo certo noi a metterne in discussione il suo ruolo sui banchi dell’opposizione. Ciò non toglie che Forza Italia abbia le sue idee e voglia esprimerle anche in modo originale e diverso ove occorra.

Locale e nazionale

Ogni realtà locale, infatti, ha la propria logica e dinamica che bisogna capire a fondo prima ancora che giudicare dall’esterno. Se a Bergamo la Lega fa un accordo, come poi è accaduto, con il Pd per le elezioni in Provincia, ciò non implica necessariamente lo sfascio della coalizione. D’altra parte anche se Lega e Forza Italia sono separati da Fratelli d’Italia sul fronte governativo nazionale, ciò non toglie che la coalizione di centrodestra non solo esiste ma marcia da anni compatta con un intenti e principi comuni.

Nessuno scandalo

Per essere ancora più chiari, nel momento in cui il sindaco di Varese per riconoscere il valore e il ruolo della minoranza e, quindi non solo di Forza  Italia, volesse fare qualche proposta concreta, nel rispetto dei ruoli dei consiglieri d’opposizione, non penso che ciò debba necessariamente destare scandalo. Qui non si tratta di svendersi per un “piatto di lenticchie”, come sostiene qualcuno, ma di capire cosa sia meglio fare senza dimenticare che la politica deve sapersi muovere in primis per rappresentare al meglio gli interessi dei cittadini. Vorrei, infine, far notare che sovrapporre dinamiche locali a questioni provinciali o di altri comuni, come ha recentemente fatto il segretario della Lega è come minacciare di rompere l’alleanza a Varese se prima non si chiarissero  le vicende bergamasche: oggettivamente una forzatura che oggi non conviene a nessuno.