Gualandris avvisa Forza Italia: «Se accetta “offerte” da Galimberti salta l’alleanza»

VARESE – «Se Forza Italia dovesse accettare la presidenza di commissione offerta da Galimberti, non venga poi a chiedere alleanze per le amministrative della prossima primavera». Dunque, è vero che al momento non c’è nulla di concreto, ma le voci che girano (con insistenza) tra i corridoi della politica varesina sono arrivate anche alle orecchie del commissario provinciale della Lega Stefano Gualandris. Il quale, onde evitare altre tensioni, mette subito sul tavolo “la rappresaglia“. Che in altre parole si traduce così: “Se Forza Italia si “butta” tra le braccia del sindaco di Varese, a Cassano Magnano, dove si vota ed esprimono il sindaco potrebbe cambiare la storia“.

Perché no? Perché no!

Al “perché no?” interrogativo, e segnale di apertura del senatore e commissario di Forza Italia Giacomo Caliendo, arriva il “perché no!” esclamativo dei leghisti davanti all’ipotesi che che il sindaco possa “sparigliare” nel centrodestra offrendo la presidenza di commissione ai berluscones.

Gualandris non lascia spazi a interpretazioni, ma nemmeno alle eventuali spiegazioni dei forzisti. «La nostra è e sarà un’opposizione costruttiva, ma comunque dura. Se Galimberti pensa di compensare i problemi interni alla sua maggioranza, aprendo a qualcuno dell’opposizione e offrendo briciole, con noi ha capito male. Spero che nessuno dell’opposizione si svenda per una presidenza di commissione». E poi aggiunge: «Comunque qualsiasi scelta del centrodestra dovrà passare dal tavolo di discussione della coalizione che è capitanato da Matteo Bianchi». E infine, qualora i forzisti dovessero accettare la proposta del sindaco: «Se lo fanno, non vengano poi a chiedere accordi alle prossime amministrative». In che senso? «A Cassano – butta lì Gualandris per far capire l’antifona – mi pare che il sindaco sia loro…».

Niente elemosina

Duri e netti anche Fratelli d’Italia, che con il referente cittadino e consigliere Salvatore Giordano fanno sapere: «Non accettiamo offerte per elemosinare posticini che hanno il sapore dell’individualismo e non della politica. La minoranza in democrazia serve per essere critica, nel bene e nel male. Nessuno può coartare le nostre posizioni. Tantomeno Galimberti».

Non decide il sindaco

«E’ giusto che sia la maggioranza a decidere le presidenze – dice Roberto Puricelli di Grande Varese – Varese Città Giardino – ma se davvero il sindaco intende collaborare dovrebbe fare il gesto politico di offrire la presidenza al centrodestra. Poi sarà la coalizione a decidere il nome. In caso contrario significa che il suo unico obiettivo è sparigliare. Detto questo, non sta a me dire cosa dovrà fare Forza Italia. Aggiungo solo che le scelte devono essere condivisi al tavolo del centrodestra. Tanto che se la offrissero a me, non avendola condivisa con i miei alleati, la rifiuterei. Anche perché, diciamolo fuori dai denti, stiamo parlando se non di elemosina, di un piatto di lenticchie».

Il tranello di Galimberti

«Personalmente credo che, se si trattasse di una vera apertura, il sindaco dovrebbe avanzare tale proposta alla coalizione di opposizione, non ad un singolo partito – dice Stefano Clerici di Varese Ideale – altrimenti si tratterebbe di pura provocazione politica, o, per capirci, di un tranello grande quanto una casa in cui non bisogna cadere. Se ci fosse quindi uno spazio, che sia lasciato all’opposizione, la quale poi deciderebbe in modo corale a chi darla. Se così non fosse, noi dal giorno successivo ne trarremmo le debite conseguenze e… ognuno per sè e Dio per tutti. Ma sono sicuro che prevarrà la saggezza».