Fagnano, è polemica sul tampone privato “sponsorizzato” dall’Amministrazione

fagnano castello maggioranza dimissioni

FAGNANO OLONA – In paese scoppia la polemica del tampone privato, “pubblicizzato” sulla pagina facebook del Comune e rimbalzato sulle altre “bacheche” fagnanesi. A innescare la miccia un post istituzionale, in cui l’amministrazione dà notizia della possibilità di effettuare test anti covid in un centro diagnostico privato di Solbiate Olona.

“Il Comune può “pubblicizzare” l’attività di un privato, anche se si tratta di un servizio importante come lo screening anti Covid?”, si chiedono i forzisti fagnanesi. E perché, aggiungono, “non hanno ricordato anche altre altre realtà del territorio circostante in cui si eseguono i tamponi?”. Interrogativi che circolano e che rendono il clima politico poco natalizio. Con tanto di esempi pratici: “Si sono dimenticati dell’hub di Gorla Maggiore, che è pubblico e non a pagamento“.

La polemica del tampone

Il post, in cui si annuncia l’inizio dell’attività di screening con tanti di dettagli orari di un noto centro diagnostico privato di Solbiate Olona, è stato pubblicato ieri, giorno di Santo Stefano, all’ora di pranzo. E poche ore dopo è scoppiata la polemica. A innescare la reazione è stato il consigliere di Forza Italia Luciano Almasio, il quale ha rotto la pax natalizia con parole durissime rivolte al sindaco Marco Baroffio.

Complimenti sindaco – scrive Almasio nel commento – in giorni di feste natalizie, lei riesce a fare campagna commerciale per una azienda privata e che non è nemmeno sul territorio fagnanese. Forse ha ottenuto uno sconto del 50% sui tamponi per tutti i fagnanesi? Il sito del comune non è una vetrina pubblicitaria.

Pronta la spiegazione del primo cittadino, il quale motiva la scelta di pubblicare quel post.

Il sindaco – risponde Baroffio – è il responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio. Questo è uno dei miei doveri, sono cosciente che si tratta di tamponi a pagamento e, in un momento come questo, dove molte famiglie non sanno a chi rivolgersi per fare dei tamponi, questa mattina la dottoressa Cova, mi ha fatto presente di questa possibilità. È un momento di emergenza, è un momento di bisogno, non lo ho fatto né per un interesse personale e nemmeno per avvantaggiare un privato. Aggiungo il fatto che in paese nessuno fa tamponi molecolari. L’ho fatto per dare un’ulteriore informazione in aiuto alla cittadinanza.

Le fazioni

Il botta e risposta tra il consigliere di Forza Italia e il sindaco ha diviso i commentatori del post tra chi si è schierato con Almasio e chi invece con Baroffio. Due fazioni che con l’avvento della nuova amministrazione si sono consolidate su vari argomenti di volta in volta al centro del dibattito.

E quindi c’è la fazione “partigiana” con nomi, cognomi e volti noti, e la fazione “camouflage”, che da qualche settimana bazzica sui social fagnanesi mettendo spesso il dito nella piaga dell’azione amministrativa, ma sempre sotto mentite spoglia.

Tra i partigiani di Siamo Fagnano in prima linea ci sono chiaramente assessori, consiglieri e sostenitori del gruppo che ha vinto le amministrative. E tra questi, ancora una volta, si distingue Giuseppe Palomba, il quale ancora una volta “gioca sull’erba”. Questa volta legale, consigliando (dopo aver suggerito di farsi una canna) di prendersi una camomilla di “erba logica”.

Nell’opposizione “camouflage” la punta di diamante è Ghino di Tacco. Firma nota, perché il nome del masnadiero di Radicofani (Ghino di Tacco) era anche lo pseudonimo di Bettino Craxi sull’Avanti. Ma il “brigante” fagnanese non è l’unico fake che si interessa delle vicende del Castello da quando è cambiata l’amministrazione. Tanto che, sotto sotto, i cani da tartufo sono già a caccia delle trifola per cercare di capire chi parla dietro al paravento dello pseudonimo.