“Ti sbudellerò”. Isabella Tovaglieri nel mirino degli haters: «Non mi spaventano»

BUSTO ARSIZIO – «Ti sbudellerò davanti agli occhi di Del Debbio». È una delle minacce, condite da insulti della peggior specie, che l’eurodeputata bustocca della Lega, Isabella Tovaglieri, ha ricevuto nei giorni scorsi dagli haters che la perseguitano sui social per aver contrastato il rapper Babygang nelle sue “ospitate” in Tv su Rete4 nel salotto di Paolo Del Debbio. «Chi pensano di spaventare?» ha subito scritto Isabella.

Le minacce degli haters

«Di messaggi non proprio edificanti ne ricevo a decine, ma qui si è passato il segno. Andrò a denunciare questo leone da tastiera». Lo screenshot delle minacce intanto è stato reso pubblico sui social, con tanto di “nickname” in bella vista. «Mi chiamano “cagna” perché è il modo con cui certi “trapper” definiscono le donne nei testi delle loro canzoni, quelli che io critico nelle trasmissioni televisive in cui mi confronto con loro – sostiene Isabella Tovaglieri – qualcuno li prende a modello per le nuove generazioni, li identifica come immigrati che “ce l’hanno fatta”. Ma se svoltare vuol dire delinquere e incitare alla violenza, e in particolare alla violenza contro le donne, c’è qualcosa che non va. Io dico che sono persone da recuperare e che quello del valore della donna che traspare in una certa subcultura diffusa tra i giovani è un tema su cui riflettere attentamente».

Solidarietà e no

L’eurodeputata bustocca rivela di aver ricevuto «messaggi di solidarietà da tantissime persone, sui social e via Whatsapp. Non da colleghe di sinistra, perlomeno non ancora…». Ma, aggiunge, «quel che mi dà fastidio è leggere certi commenti secondo cui “me la sarei cercata” per i post che pubblico. Ma io, pur esprimendo con determinazione le mie idee, non ho mai offeso, né minacciato né tantomeno istigato alla violenza. Eppure per qualcuno sembra quasi che questi insulti e minacce intollerabili debbano essere il prezzo da pagare perché faccio politica e ci metto la faccia, assumendomi la responsabilità di quel che dico». Su questo fronte però Isabella non ci sta: «Sembra che quando ad essere attaccate sono le donne di destra, è quasi considerato lecito e socialmente accettato. Ma chi vuol far valere le proprie idee con l’arroganza e con la violenza va sempre condannato».

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