Tour de France: colpo doppio di Hindley, Vengegaard stacca Pogacar

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Capolavoro di Jai Hindley a Laruns, al primo assaggio di Pirenei del Tour de France 2023. L’australiano della Bora-hansgrohe è stato scaltro ad inserirsi nella fuga di 36 corridori partita dopo circa 40 km e poi bravo a resistere al ritorno del gruppo scatenato e, in particolare, di Jonas Vingegaard, che ha staccato tutti i rivali, compreso Tadej Pogačar. Il danese ha fatto la differenza sul Col de Marie Blanque e ha ripreso tutti i fuggitivi, tranne appunto Hindley, che si sono francobollati alla sua ruota fino al traguardo. Tra questi Giulio Ciccone (Lidl Trek), che ha chiuso 2° regolando Felix Gall (AG2R Citroën), Emanuel Buchmann (Bora-hansgrohe) e Vingegaard. Grazie a questa azione Hindley vola anche in testa alla classifica generale, davanti a Vingegaard e un ottimo Ciccone.

LA CORSA – L’inizio di tappa è scoppiettante e, tra scatti e controscatti a 50 km/h, si avvantaggia poco dopo i 40 km percorsi un drappello di 36 uomini, con Tiesj Benoot, Christophe Laporte, Wout Van Aert (Jumbo-Visma), Felix Großschartner, Marc Soler (uae Team Emirates), Omar Frail, Daniel Martinez (Ineos Grenadiers), Valentin Madouas (Groupama-FDJ), Esteban Chaves, Rigoberto Uran (EF), Julian Alaphilippe, Kasper Asgreen, Rémi Cavagna (Soudal-QuickStep), Jack Haig (Bahrain Victorious), Jai Hindley, Emanuel Buchmann, Patrick Konrad (Bora-hansgrohe), Giulio Ciccone, Juan Pedro López, Mads Pedersen (Lidl Trek), Clément Berthet, Felix Gall, Aurélien Paret-Peintre (AG2R Citroën), Bryan Coquard (Cofidis), Matteo Jorgenson, Gregor Mühlberger (Lidl Trek), Chris Hamilton (Team dsm-firmenich), Hugo Houle, Krists Neilands (Israel-PremierTech), Christopher Juul-Jensen (Jayco AlUla), Anthony Delaplace (Arkéa-Samsic), Victor Campenaert, Maxim Van Gils (Lotto Dstny), Harold Tejada (Astana Qazaqstan), Torstein Træen (Uno-X) e Mathieu Burgaudeau (TotalEnergies).

La presenza di un corridore molto pericoloso come Hindley vivacizza ulteriormente la tappa. La UAE, rimasta isolata in gruppo, prova a chiudere il gap sui fuggitivi, ma davanti vanno forte e arrivano a guadagnare fino a 4 minuti di vantaggio. Inizialmente Van Aert, Pedersen e Campenaerts provano ad anticipare il resto dei fuggitivi, ma la loro azione si esaurisce già sul Col de Sudet, di categoria HC, conquistato da Gall davanti a Martinez e Ciccone.

I fuggitivi, rimasti in 23, arrivano ai piedi del Col de Marie Blanque con ancora 3 minuti sul gruppo, grazie soprattutto al lavoro di Fraile per Martinez e Berthet per Gall. In salita si scatena l’australiano, che prima rimane solo con Gall e poi stacca anche l’australiano, involandosi verso il successo di tappa e la maglia gialla.

In gruppo la situazione esplode a poco meno di 3 km dalla vetta, quando la Jumbo-Visma rileva la UAE in testa e frantuma il gruppo dei favoriti. È il solito Sepp Kuss a decimare il gruppo, tanto che alla sua ruota rimangono solo Vingegaard e Pogačar, con anche la maglia gialla Adam Yates costretto ad alzare bandiera bianca insieme al fratello Simon, Gaudu e Skjelmose, senza tuttavia crollare.

Vingegaard ha piazzato la sua accelerazione a meno di 2 km dalla vetta e Pogačar non ha provato nemmeno a rispondere, perdendo secondo dopo secondo e scollinando a 45″ dal rivale. Il danese si è riportato su Ciccone (che non ha collaborato per ordine dell’ammiraglia), Buchmann e Gall, primi inseguitori di Hindley, e con loro è andato al traguardo, mentre Pogačar è stato raggiunto in discesa dal gruppetto con gli altri favoriti. Giornata difficile per Mikel Landa, che arriva a 2’55”, e Egan Bernal, a 3’21”. 

Articolo a cura di Tuttobiciweb.it

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