Tour de France, sul Puy de Dome vince Woods. Duello fra Pogacar e Vingegaard

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Michael Wood al traguardo sul mitico Puy de Dome

Michael Woods vive la giornata più bella della sua carriera andando a mettere la sua firma sul Puy de Dôme. Il canadese della Israel Premier Tech è stato protagonista di una salita straordinaria, nella quale ha recuperato più di due minuti su Matteo Jorgenson, lo ha raggiunto a 600 metri dalla conclusione e lo ha staccato per andare a vincere la tappa. Secondo posto per Pierre Latour, terzo per Matej Mohoric e quarto per il coraggiosissimo Jorgenson. Quello di oggi per Woods è il primo successo in carriera al Tour de France, il terzo in un Grande Giro dopo i due alla Vuelta. 

Tra i big della generale, subito in difficoltà Ben O’Connor, David Gaudu e Romain Bardet, quindi è saltato anche Jai Hindley: a 1500 metri dal traguardo l’accelerazione secca di Tadej Pogacar con Jonas Vingegaard che ha reagito subito, poi ha concesso alcuni metri allo sloveno: i due ci hanno regalato uno splendido duello di forza, Tadej davanti e Jonas dietro, separati da pochi metri. Un testa a testa fantastico nel silenzio irreale del Puy privo di pubblico, su pendenze durissime. E per la seconda volta consecutiva, Pogacar ha staccato Vingegaard in salita, chiudendo con otto secondi di vantaggio sul rivale. E dietro di loro, Simon Yates, Tom Pidcocjk e Carlos Rodriguez che ha perso qualche secondo in più nel finale.

LA CORSA. Pronti via se ne vanno in 14: Neilson Powless (Ef Education EasyPost), Matteo Jorgenson e Gorka Izagirre (Movistar Team), Matej Mohoric (Bahrain-Victorious), Clément Berthet (AG2R Citroën Team), Michael Woods e Guillaume Boivin (Israel – Premier Tech), Victor Campenaerts (Lotto Dstny), David de la Cruz e Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan Team), Jonas Abrahamsen e Jonas Gregaard (Uno-X Pro Cycling Team), Mathieu Burgaudeau e Pierre LaTour (TotalEnergies). Una fuga che al gruppo sta bene, con il distacco che si dilata fino a superare i 16 minuti a 25 chilometri dal traguardo.

Tutti d’amore e d’accordo fino ad una cinquantina di chilometri dalla conclusione, quando la fuga esplode con attacchi e contrattacchi, recuperi e ritardi: alla fine se ne va Matteo Jorgenson, inseguito da un quartetto formato da Neilson Powless, David De La Cruz, Mathieu Burgaudeau e Matej Mohoric ad inseguire, con Michael Woods in particolare che ha perso il treno gusto.

Jorgenson ha gestito con intelligenza le forze, per andare a vincere la sua prima tappa al Tour mentre dietro la Jumbo Visma scandiva un passo importante sn dai piedi della salita. Purtroppo per lo statunitense, Michael Woods ha firmato una salita straordinaria, è andato a prenderlo e a conquistare il successo.

In classifica generale Vingegaard resta in maglia gialla con 17” di vantaggio su Pogacar.

 Domani è in programma il giorno di riposo. Martedì la decima tappa, la Vulcania-Issoire di 167,5 km. 

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