Il turismo a Varese riparte, ma mancano 150 lavoratori: arriva il “My Job Day”

VARESE – Il settore del turismo riparte in provincia di Varese, ma per molte aziende nell’ambito alberghiero e della ristorazione c’è il problema di trovare le figure professionali più indicate, a partire dai ricercatissimi cuochi. Gli stop imposti dalla pandemia hanno spinto molte persone a cambiare settore e le strutture che si apprestano a dare il via ad una nuova stagione turistica non hanno il personale adatto. L’iniziativa My Job Day in programma il prossimo 28 marzo a Ispra ha proprio l’obiettivo di far incontrare domanda e offerta. 150 i posti vacanti.

Domanda e offerta si incontrano

La giornata, presentata oggi 21 marzo a Varese, è promossa dagli Enti Bilaterali della Provincia di Varese e si svolgerà lunedì 28 marzo dalle 10 alle 16 all’Hotel Europa di Ispra. Un luogo scelto non a caso, perché proprio il Lago Maggiore è stato protagonista della ripresa del turismo nel varesotto in seguito al Covid. «Il lago è l’area che ha avuto il miglioramento più marcato nel 2021, sia rispetto al 2020 che al 2019 come dato delle presenze – ha detto Mauro Temperelli, segretario generale della Camera di Commercio di Varese. Una boccata d’ossigeno con anche un’allungamento della presenza media, grazie ad un turismo di prossimità dalle regioni limitrofe». Come ben noto è andata peggio nell’area di Malpensa, che continua a soffrire gli effetti del crollo dei voli e della chiusura del Terminal 2. «Ben venga dunque questa iniziativa che arriva nel momento giusto dopo che sono scaduti gli ammortizzatori Covid – ha detto Livio Muratore, vicepresidente dell’Ente Bilaterale del Turismo – io rappresento la parte sindacale e ci sono tantissimi lavoratori che stanno facendo fatica a rioccuparsi».

Il paradosso post Covid

Di Malpensa ha parlato anche Frederick Venturi, presidente di Federalberghi Varese: «Ci vorrà ancora 1 anno o 1 anno e mezzo per tornare ai numeri del 2019». Ma il resto del territorio sta ripartendo, trovando però grandi difficoltà a reperire le professionalità che il settore richiede. «In questi 2 anni di passione molte aziende hanno chiuso totalmente e altre sono state in cassa integrazione: si sono così persi tanti lavoratori con esperienza di anni che si sono ricollocati in settori completamente diversi andando a lavorare altrove». Ora che il turismo riparte le aziende hanno quindi enormi problemi nel trovare diverse figure, a partire dai cuochi. «Proprio nel nostro paese che ha una delle cucine più famose al mondo sono paradossalmente una merce molto rara».

150 figure ricercate

Il My Job Day si pone dunque l’obiettivo di rappresentare un momento di incontro tra chi offre una posizione lavorativa nel turismo e chi invece è in cerca di un’occupazione. Saranno presenti 22 aziende che cercano circa 150 figure. Un centinaio gli aspiranti lavoratori che saranno presenti e che incontreranno le imprese in colloqui della durata di 20 minuti circa. La maggior parte dei candidati sono donne e l’età media è intorno ai 35 anni. Ci saranno diversi giovani che provengono dalle scuole del territorio, con il coinvolgimento delle classi quinte di istituti situati in provincia da Bisuschio a Busto Arsizio, fino a gli over 50 inoccupati. Tra le figure cercate receptionist, portieri turnanti e di notte, cuochi, camerieri e barman, addetti al banco, pizzaioli ma anche camerieri ai piani, guide e accompagnatori turistici. I candidati saranno intervistati e selezionati dalle aziende dei settori alberghiero, extralberghiero, pubblici esercizi e ristorazione. «In futuro potremmo replicare l’iniziativa per quanto riguarda il settore del terziario», ha detto Lino Gallina, dirigente degli Enti bilaterali della provincia di Varese. L’incontro tra domanda e offerta prosegue anche online sul sito www.myjobvarese.com.