Tutto per un misero pugno di rubli

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L'ex presidente ucraino Petro Poroshenko

di Luigi Patrini

“Secondo lui, nel ’39, Chamberlain – il premier inglese diventato famoso anche sui manuali scolastici per la sua politica di “ appeasement” (pacificazione con concessioni all’interlocutore malvagio e cattivo) – si sarebbe dovuto incontrare con Hitler?”: è la domanda che Petro Poroshenko, presidente dell’Ucraina dal 2014 al 19 e predecessore di Vladimir Zelensky, ha rivolto a Matteo Salvini, sempre allettato dall’idea di andare a Mosca per convincere Putin alla pace. Poroshenko, che partecipava a Rotterdam al congresso del PPE, ha apprezzato il fatto che il nostro Governo “ha finalmente abbandonato l’illusione di poter garantire la sicurezza europea grazie ad un rapporto personale con Putin”. Secondo lui, Putin sa dialogare solo con “subalterni” (abbiamo visto in molti in tv come ha trattato con tono padronale il capo dei servizi segreti) e il suo vero obiettivo è “distruggere l’Ucraina e cancellarla dalle carte geografiche”.

Proprio la stessa cosa che vorrebbe fare Dmitri Medvedev, fedelissimo amico di Putin, che con lui si è alternato alla guida di quel che è rimasto della vecchia Unione Sovietica. Per il “buon” Dmitri noi occidentali siamo tutti “bastardi degenerati” ed egli vorrebbe “farci sparire tutti”, compreso il sorprendente Salvini, che pure appariva così ben disposto verso Putin e verso questo suo fedele braccio destro. La caparbietà con cui Salvini voleva scavalcare il Governo (anche “suo”) e andare a Mosca per convincere i dirigenti russi a cessare la guerra contro l’Ucraina è davvero sconcertante, soprattutto perché è di una persona che è stata addirittura Ministro degli Interni!

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Luigi Patrini

C’è una tragica ironia nella battuta con cui, dopo aver detto che “l’integrità territoriale dell’Ucraina non è materia di compromessi”, Poroschenko insinua un “Forse Salvini sa qualcosa”; il suo duplice consiglio è inequivocabile: “primo: non ti fidare di Putin. Non mantiene la parola. Secondo: non avere paura di Putin”. Vedremo se Salvini seguirà il consiglio dell’ex leader ucraino, o “tirerà diritto” anche lui. I nostri media hanno parlato tanto di questa bizzarra iniziativa del leader della Lega che, forse per imitare San Francesco che nel 1219, durante la V crociata, andò a Damietta a parlare con il sultano al-Malik al Kamil, vorrebbe incontrare Lavrov e Putin per convincerli a sospendere le ostilità contro l’Ucraina, ma stranamente hanno ignorato queste dichiarazioni di Poroschenko, uno che i dirigenti russi li conosce bene e …”da vicino”.

In queste settimane abbiamo rivisto e riletto dichiarazioni di molti autorevoli politici nostrani che, in anni recenti, hanno esaltato Putin come uno dei migliori ed esemplari uomini di Stato; mi verrebbe da chiedere loro: ma dove l’avete visto? Cosa vi ha offerto in cambio della vostra fedeltà? Nelle passate settimane ho sentito una giornalista russa intervistata dalla Rai che sottolineava come nei Consigli d’Amministrazione di alcune delle principali aziende di Stato russe siedano uomini politici di vari Paesi europei. Chissà se i nostri 007 ne sono al corrente e chissà se i nostri Parlamentari hanno rivolto interrogazioni al Governo per averne conferma. E’ brutto temere che nessuno ne parli perché ha qualche scheletro nell’armadio…

Abbiamo attraversato momenti difficili in questi primi anni del nuovo millennio: prima le Torri Gemelle, poi la crisi economica che è iniziata a manifestarsi dopo il 2007 e che nel giro di due anni ci ha costretti a rivedere una crisi devastante quasi come quella degli Stati Uniti degli anni Trenta del secolo scorso, poi il Covid, poi ancora il rialzo del prezzo delle materie prime, ora infine – tanto per provarle tutte – la terribile e insensata guerra della Russia contro l’Ucraina. C’è già chi parla di una Terza Guerra Mondiale di cui staremmo vedendo la fase iniziale: se così fosse saremmo proprio alla verifica del “Non c’è il due senza il tre”. Di certo, se così fosse, nessuno potrà dire che “Non c’è il tre senza il quattro”, perché – smentendo la nota profezia di Einstein – non ci sarà nessuno a combattere la quarta con la clava! Anche questa volta non impareremo nulla. Perderemo anzi tutto: forse solo perché qualcuno ha solo avuto la speranza di …. un pugno di rubli in più!

patrini salvini rubli – MALPENSA24