Rifiuti, in arrivo a Legnano la tariffa puntuale: differenziati costeranno meno

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LEGNANO – La città del Guerriero si appresta a introdurre la tariffa puntuale annunciata fin dalla campagna elettorale del 2020 dall’attuale maggioranza arancione. Con 60.000 abitanti, il comune di Legnano è il più popolato fra i 18 gestiti da Aemme Linea Ambiente. Nell’introduzione di una tariffa sui rifiuti proporzionata alla produzione di materiali riciclabili come carta, plastica, vetro e alluminio è stata preceduta, nel 2016, da Canegrate, Magnago e San Giorgio su Legnano e, due anni dopo, da Dairago e Villa Cortese.

Sacchi con microchip

Lo spartiacque sarà a ottobre, quando sul territorio del quartiere San Paolo (denominato Oltrestazione 2) il rifiuto indifferenziato comincerà a essere raccolto solo se esposto nel sacco grigio con il microchip; le altre zone della città seguiranno come indicato nella tabella qui sotto. Le zone sono le stesse in cui la città era stata suddivisa in passato per l’attività di raccolta domiciliare dei rifiuti; chi avesse dimenticato in quale zona si trova la via in cui risiede, può consultare questo link.

Un mese prima dell’avvio della raccolta, gli incaricati di Ala passeranno porta a porta per consegnare gratuitamente i nuovi sacchi grigi (20 per le utenze domestiche e 40 per quelle non domestiche) dotati di Tag, un transponder elettromagnetico all’interno del quale è inserito un microchip che, attraverso la Crs-Carta regionale dei servizi dell’intestatario Tari, abbina ciascuno dei sacchi ai dati personali dell’utente. Il sacco è, così, personalizzato e pertanto non cedibile ad altri soggetti.

È prevista una dotazione supplementare di sacchi di colore azzurro, sempre con il microchip: ne avranno diritto le famiglie con bambini sino ai 2 anni di età per conferire i pannolini e gli adulti che fanno uso di ausili sanitari rilasciati dall’Ats, dietro apposita certificazione medica.

Tutte le istruzioni per l’uso

Le innovazioni riguarderanno solo i rifiuti indifferenziati (il cosiddetto secco), attualmente conferiti nel sacco viola semitrasparente, che sarà sostituito da quello grigio con il Tag, da esporre solo quando è pieno. In realtà sarà possibile esporre il sacco grigio anche mezzo vuoto, ma occorre tenere presente che ad ogni esposizione corrisponderà una registrazione e, di conseguenza, un addebito: pertanto esporre il sacco solo quando è pieno significa fare il proprio interesse. In alcuni comuni in cui è già in vigore la tariffa puntuale, la raccolta del secco è passata da settimanale a quindicinale in seguito al calo di rifiuti così conferiti.

Gli altri rifiuti (umido, carta, plastica, vetro, lattine, scarti vegetali) continueranno ad essere conferiti e raccolti secondo le modalità abituali. Anche i calendari della raccolta domiciliare resteranno invariati. Insieme alla bolletta Tari i cittadini riceveranno una lettera del sindaco che spiega le finalità di questo cambiamento e un volantino con tutto ciò che occorre sapere. Inoltre, da settembre partirà una serie di incontri pubblici per chiarire gli eventuali dubbi.

Radice: «Percorso graduale»

«Ci apprestiamo – ha detto il sindaco, Lorenzo Radice, alla presentazione della tariffa puntuale oggi, mercoledì 15 giugno – ad avviare un percorso che durerà oltre un anno e su cui nessuno sarà lasciato solo. Sappiamo perfettamente che ogni novità ha bisogno di tempo per essere compresa e adattata alle abitudini quotidiane, per cui facciamo subito chiarezza: per tutto il 2023 la raccolta sarà gradualmente convertita a puntuale, ma la tariffazione sarà ancora quella odierna. La prima tariffazione in base al numero dei conferimenti sarà attivata nel 2024».

Per Stefania Gorgoglione, presidente di Aemme Linea Ambiente, «un cambio di marcia orientato verso un atteggiamento più consapevole e responsabile nei confronti dell’ambiente e del territorio. Il piccolo sforzo quotidiano richiesto ai cittadini sul fronte di una maggiore attenzione nella separazione dei rifiuti a livello domestico andrà ad apportare grandi benefici all’ambiente, considerando che i rifiuti che più impattano su esso sono proprio quelli indifferenziati».

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