Tecnologia e sostenibilità: la Uil traccia le sfide per lo sviluppo di Varese

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Al microfono il segretario varesino della Uil Massafra

VARESEInnovazioni tecnologiche e intelligenza artificiale da un lato, transizione ecologica dall’altro. Sono le due sfide principali per il mondo dell’impresa: un cambiamento che è già cominciato e da cui dipenderà molto delle sorti dello sviluppo del territorio. La Uil ha voluto chiamare a raccolta il mondo dell’economia e della politica per riflettere sul futuro del Varesotto. L’incontro si è svolto stamattina, venerdì 16 febbraio, in Camera di Commercio (nel video qui sotto le interviste).


I presenti

Ampia la platea di relatori intervenuti, in una tavola rotonda coordinata dal giornalista Michele Mancino, vicedirettore di VareseNews. Per le associazioni di categoria si sono alternati al microfono Mauro Temperelli, segretario della Camera di Commercio; Roberto Grassi, presidente di Confindustria Varese; Mauro Colombo, direttore di Confartigianato Varese; Roberta Tajé, direttrice di Cna Varese; Marco Tenaglia, presidente di Confapi Varese. Per le istituzioni e la politica il sindaco di Varese Davide Galimberti, il presidente della Provincia Marco Magrini e i parlamentari Andrea Pellicini e Alessandro Alfieri.

Doppia sfida

«La Uil vuole confrontarsi con tutti i soggetti affinché le sfide a livello europeo e di transizione vengano affrontate – ha commentato il segretario generale Lombardia Enrico Vizza – ci sono dei pilastri per affrontarle: intanto un lavoro che sia di qualità, e poi la formazione: sempre più dobbiamo dare opportunità ai giovani affinché le nuove sfide non siano viste solo come un vincolo ma siano un’opportunità di sviluppo per un territorio che non deve essere vissuto solo da pendolari». Concetti espressi anche da Antonio Massafra, segretario generale della Uil di Varese. «Sono temi che vanno affrontati da subito: abbiamo già delle aziende che stanno già facendo investimenti per l’ambiente e le innovazioni tecnologiche, ma questo non basta».

Rendere attrattive le imprese

«È prima di tutto una questione di attrattività: dobbiamo saper rendere la provincia di Varese una comunità attrattiva di talenti – ha sottolineato il presidente di Confindustria Varese Roberto Grassi – e in questo la capacità di produzione di ricchezza non basta. Serve anche costruire opportunità di crescita, ascensori sociali, senso di appartenenza. Tutto questo può e deve essere compito anche e soprattutto dell’impresa». Mauro Temperelli ha invece ricordato gli impegni di Camera di Commercio sulla sostenibilità, a partire dal tema delle Cer, le Comunità energetiche rinnovabili, da Malpensafiere fino a Ville Ponti.

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