Una “meridiana” sulla parete del Tempio civico. Regalo della Famiglia Bustocca

BUSTO ARSIZIO – Una “meridiana” sulla parete del Tempio civico di via Fratelli d’Italia: l’ha inaugurata questa mattina la Famiglia Bustocca, nell’ambito delle celebrazioni per la Festa Patronale di San Giovanni. Tecnicamente si chiama “quadrante solare verticale ad ora vera locale“, ed è il “regalo” che l’associazione presieduta dalla Regiù Mariella Cozzi Toia ha fatto alla città in occasione dei propri 70 anni di storia. «Un’idea geniale – per il Prevosto monsignor Severino Pagani – sembra che questo muro attendesse solo questo». A Busto ci sono già altre due “meridiane”: una sul campanile di Santa Maria di Piazza e un’altra, realizzata nel 2008, sulla parete della Basilica di San Giovanni.

L’inaugurazione

L’opera è stata svelata questa mattina, 26 giugno. La Regiù ha ringraziato il Prevosto, l’amministrazione comunale e la Fondazione Comunitaria del Varesotto (che ha contribuito economicamente), ma anche l’architetto Carlo Capponi direttore dell’ufficio arte sacra della Diocesi di Milano, Luca Rinaldi e Roberto Nessi della soprintendenza ai beni culturali e gli architetti bustocchi Ugo Colombo e Augusto Spada che hanno collaborato dal punto di vista storico. All’iniziativa erano presenti anche diversi rappresentanti del “tavolo identità”, tra cui il Regiù della Famiglia Sinaghina Rolando Pizzoli, il Tarlisu Antonio Tosi, detto “Pedela“, e la Bumbasina Piera Moroni, ma anche una delegazione dell’associazione Marinai d’Italia. 

“Sole, illuminaci”

“Verusque sol illabere” la citazione dall’inno all’Aurora di Sant’Ambrogio che campeggia il quadrante. «Tu vero sole illuminaci – sottolinea Mariella Cozzi Toia – una dedicazione mai così opportuna come oggi». Lo ha ribadito anche il sindaco Emanuele Antonelli: «L’auspicio è che il sole continui ad illuminarci per non ricadere nella tragedia dell’ultimo anno e mezzo». Va anche oltre il Prevosto monsignor Severino Pagani: «Il sole illumini la città e chi ha responsabilità civili, amministrative, religiose, economiche. Il tempo è la misura delle cose che si trasformano, ed è un concetto che si addice ad una città che è da sempre opificio come Busto».

La spiegazione “tecnica”

Il “quadrante solare verticale ad ora vera locale” è un manufatto «molto più complesso di una meridiana», come sottolinea il sindaco. È l’architetto Ugo Colombo a spiegare come funziona, rivelando anche che «rispetto all’ora convenzionale che ci appare sui nostri orologi meccanici, quella del quadrante ha uno scarto di circa un’ora e 27 minuti. In parte per via dell’ora legale, in parte perché l’ora convenzionale del nostro fuso orario è quella della meridiana che corre dall’Etna a Praga, che “dista” da quella che passa da Busto di circa 24 minuti e 35 secondi».

I commenti

«Quest’opera è un messaggio, che rimanda alla forza dell’associazionismo – rimarca Luca Galli per la Fondazione Comunitaria del Varesotto – . se lavoriamo insieme riusciamo a risolvere problemi. Il contributo della Fondazione è un riconoscimento all’impegno della Famiglia Bustocca per preservare e valorizzare le tradizioni».

«La realizzazione di questo progetto della Famiglia Bustocca conferma l’importanza che Busto attribuisce alla storia, alle tradizioni – il commento della vicesindaco e assessore alla cultura Manuela Maffioli – sono molto felice che questa intuizione, avanzata dapprima al tavolo Identità, dove ha raccolto unanime consenso, abbia potuto trovare realizzazione. Un nuovo importante contributo delle nostre associazioni all’arricchimento culturale della città».

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