Valganna, gli spacciatori tornano nei boschi: i Cacciatori trovano armi e droga

VALGANNAUn fucile a canne mozze carico e mezzo chilo di droga. È il risultato dell’ennesima operazione di controllo sul territorio da parte dei “baschi rossi”, i Cacciatori dei Carabinieri, nei boschi dello spaccio in Valganna. Non si è fermata nemmeno il Primo Maggio, Festa del Lavoro, l’attività di contrasto allo spaccio nei boschi del Varesotto: i risultati non si sono fatti attendere all’inizio del nuovo mese di programmazione dei servizi di controllo straordinario del territorio coordinati dalla Compagnia carabinieri di Luino, questa volta con l’obiettivo di pattugliare le aree impervie in località Boarezzo.

Bivacco in allestimento

Durante l’attività, iniziata dal primo mattino e proseguita nel pomeriggio, le Squadre Cacciatori “Sicilia” e “Sardegna”, unitamente al personale del Nucleo Operativo Radiomobile e della Stazione Carabinieri di Marchirolo, hanno infatti individuato un nuovo bivacco di spaccio che, per il materiale poi esaminato, è stato considerato in via di recentissima preparazione e allestimento anche per i materiali e le attrezzature logistiche ancora nuove e da spacchettare. Ciononostante sul luogo era già presente tutto il necessario per il funzionamento immediato del sito e per lo spaccio al dettaglio: sono stati rinvenuti bilancini di precisione e materiale per il confezionamento, telefoni cellulari, alcune powerbank e una batteria auto ancora sigillata.

Anche un fucile

Di particolare interesse per le indagini e per lo studio di un fenomeno dai caratteri mutevoli e adattivi è stato il rinvenimento di una doppietta calibro 12 a canne mozze con matricola abrasa, caricata di due cartucce e pronta all’uso immediato con ulteriore munizionamento di scorta, oltre a circa mezzo chilo stupefacente tra eroina, cocaina e hashish in gran parte confezionato e da preparare. Il rinvenimento dell’arma, pronta all’uso, e delle attrezzature logistiche ancora inutilizzate, oltre al quantitativo e alle condizioni dello stupefacente, farebbero pensare ad un recentissimo tentativo di riacquisizione dell’area, pur bonificata nel recente passato ma evidentemente ancora oggetto delle attenzioni delle gang dello spaccio, nonostante la continua azione di contrasto dei Carabinieri.

Area bonificata

L’arma rinvenuta verrà naturalmente sottoposta a specifici esami tecnici per risalire alla matricola così da verificarne la provenienza. Come sempre, i militari, anche col contributo di volontari ed enti locali, hanno poi provveduto a far rimuovere tutto il materiale logistico rinvenuto, bonificando completamente l’area per tentare di disincentivare, ancora una volta, il traffico di stupefacente anche attraverso lo smantellamento della logistica.