A Varese arrivano gli avvocati di strada, tutela legale gratuita per i senza dimora

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Maria Rosa Sabella e Federica Scorciapino

VARESE – «Spesso dalla strada, senza un avvocato, non si esce». Oggi , sabato 10 settembre, la sede di Camminiamo Insieme di Maria Rosa Sabella, che in via Bainsizza con Il Viandante svolge attività di accoglienza , ha ospitato la presentazione di un nuovo servizio per le persone senza fissa dimora: Federica Scorciapino, coordinatrice per la città di Varese, Noemi Cauzzo, Agostina Stano e Fabrizio Frongillo si occuperanno della loro assistenza legale nell’ambito dell’associazione di volontariato Avvocato di strada. I servizi offerti sono stati illustrati alla presenza del presidente Antonio Mumolo e di Matteo Festi, membro del consiglio direttivo.

Antonio Mumolo e Matteo Festi con Sabella e Scorciapino

Il più grande studio legale d’Italia

«Si tratta del più grande studio legale d’Italia: siamo quello con più avvocati e allo stesso tempo anche quello che fattura di meno, perché siamo volontari». Come ha spiegato Mumolo, l’associazione ora presente in tutte le regioni d’Italia con oltre mille legali che ogni anno aprono migliaia di pratiche in maniera completamente gratuita, è nata a Bologna nel gennaio 2001 con un obiettivo preciso: «Offrire una tutela giuridica alle persone senza fissa dimora: quando iniziai facendo volontariato per Piazza Grande era la richiesta che ci rivolgevano più frequentemente».

La battaglia per la residenza

A Varese apre il cinquantanovesimo sportello di Avvocato di strada e sarà a disposizione ogni primo lunedì del mese dalle 13 alle 15 e ogni terzo sabato dalle 11 alle 13; è inoltre possibile accedere alla sua assistenza anche contattando via e-mail l’indirizzo varese@avvocatodistrada.it. «La battaglia principale», queste le parole di Scorciapino, «è quella per la residenza: senza non è possibile accedere a molti diritti, che vanno da quelli previdenziali al voto». «Senza residenza si diventa invisibili», ha sottolineato Mumolo, «ed è stato il primo caso che abbiamo affrontato. Ma è un diritto soggettivo, che un Comune non può negare. Occorrono due requisiti: la presenza sul territorio e la scelta di vivere a Varese».

Il food truck di Progetto Arca

In Italia si contano dieci milioni di poveri. Camminiamo Insieme, che accoglie i senza fissa dimora nelle ore diurne con un servizio docce e di custodia per i documenti, è a Varese da otto anni grazie a Progetto Arca, realtà nata a Milano e presente anche a Roma, Napoli, Torino, Bari e Padova che tra le sue attività – da settembre ha aperto una mensa in Ucraina da tremila pasti al giorno – vanta il food truck che offre un ristoro ai clochard. Nella Città Giardino è attivo alla domenica sera e spesso rappresenta un primo contatto che chi vive in strada, e un mezzo per conquistare la sua fiducia. Da lì è poi possibile avviare un percorso di sostegno per acquistare autonomia, con una rete per il lavoro volta a sviluppare le competenze che si hanno o si possono apprendere.

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