Varese, procede il cantiere a Villa Mylius. Demolizioni concluse, fine lavori nel 2022

Villa Mylius

VARESE – I lavori per la riqualificazione di Villa Mylius sono entrati nel vivo. Il cantiere, che ha preso il via a gennaio, sta coinvolgendo l’interno dell’antica dimora. L’assessore ai lavori pubblici Andrea Civati ha recentemente svolto un sopralluogo con il direttore dei lavori. «Il termine previsto per l’intervento – spiega – è la seconda metà del 2022».

Completate le demolizioni

Si tratta dunque di un cantiere particolarmente complesso, che ha una durata totale di quasi 2 anni. L’obiettivo dell’intervento è quello di recuperare l’immobile con un adeguamento funzionale alle nuove attività che ospiterà la villa. Qui avrà sede infatti, come noto, l’Accademia del gusto e delle arti della Fondazione Gualtiero Marchesi. «Un cantiere estremamente importante – commenta Civati – che coniugherà storia e innovazione, mantenendo tutte le qualità della villa storica ma donandogli una nuova prospettiva». Una prima parte dei lavori si è già conclusa: sono state completate tutte le demolizioni e si sta procedendo ora con il getto del vespaio areato.

Villa Mylius

Nuovi pavimenti

Il piano terra verrà rinforzato con un intervento di impermeabilizzazione dell’edificio, e in buona parte della villa saranno realizzati i nuovi pavimenti, che sono stati in parte demoliti e saranno ricostruiti, con l’obiettivo di dare maggiore solidità alla struttura. Il costo complessivo dei lavori appaltati è superiore ai 3 milioni di euro: per l’esattezza si tratta di 3.440.304,35. Nelle sale di rappresentanza al piano terra saranno mantenuti e restaurati finiture e decorazioni originali. Questi ambienti avranno principalmente la funzione di attività espositiva. Una parte del pianterreno, insieme al primo e al secondo piano, ospiteranno invece le classi e le cucine che costituiranno il cuore dei corsi di alta formazione culinaria promossi dalla fondazione.

La storia dell’intervento

Villa Mylius, che risale al XVIII secolo, rispecchierà così la finalità che i proprietari della dimora avevano auspicato nel momento della donazione dell’immobile e del parco al Comune di Varese. Era il 2007 quando il bene venne donato alla collettività. L’auspicio della Fondazione Cattaneo era che la villa venisse destinata alla promozione e allo svolgimento di attività culturali, museali, congressuali, di formazione, di ricerca e di studio. Lo spazio sarà aperto alla città e dialogherà con le altre attività presenti nell’area verde, molto frequentata dai varesini, a partire dal Parco Gioia inaugurato lo scorso aprile.

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