Confindustria Varese: «Delusi su Malpensa. La politica non ci rappresenta»

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VARESE – «Siamo delusi. Amareggiati. Non ci sentiamo rappresentati». Sono le parole di Roberto Grassi, presidente di Confindustria Varese, quando dal palco dell’assemblea generale ospitata oggi, 4 luglio, all’Ice Arena ha affrontato il tema Malpensa. E ha puntato il dito contro la politica. Dai Cinque stelle a Fratelli d’Italia, passando per la Lega di cui la terra varesina è la culla. Nessuno escluso. 

Scelta scellerata 

L’approvazione del Masterplan di Malpensa da parte del Ministero dell’Ambiente e del Ministero della Cultura senza la possibilità di un ampliamento dell’Area Cargo, secondo Grassi «è un duro colpo allo sviluppo non solo dell’aeroporto, ma di tutta la nostra area e, più in generale, alla capacità competitiva dell’export del Made in Italy». 
Una decisione che senza mezzi termini Confindustria Varese definisce «incomprensibile e scellerata».E ancora: «Quando parliamo di assenza di una visione, di una mancanza di politica industriale, di una incapacità di saper interpretare lo sviluppo sostenibile, parliamo proprio di scelte miopi come quella di impedire l’espansione del Cargo di Malpensa. Decisioni che non tengono conto dei costi emergenti in termini di posti di lavoro e, più in generale, di opportunità. È un’occasione persa di cui pagheremo i danni per molto tempo.  Una scelta, tra l’altro, presa senza tenere in considerazione il grande lavoro di concertazione fatto sul territorio da Regione, Sea, Comuni e da tutte le parti sociali. Una decisione presa da lontano e decontestualizzata».
Parole queste condivise anche dal presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che, in collegamento video, ha ribadito la strategia annunciata due settimane fa all’assemblea provinciale della Lega per superare lo stop imposto dalla Valutazione d’impatto ambientale. Guarda il video: 

Colpa di tutti 

Ma secondo il presidente degli industriali varesini, non è nemmeno la prima volta che vengono tarpate le ali. E la colpa è proprio dei partiti, senza distinzioni: «Tutte le forze politiche, sia quelle all’opposizione ma che hanno governato in passato, sia quelle che oggi sono nella maggioranza che sostiene l’attuale Esecutivo devono assumersi la responsabilità di aver bloccato negli anni, (con una lunga serie di provvedimenti sbagliati), lo sviluppo di una delle infrastrutture più strategiche per la crescita dell’industria del Nord del Paese e di aver messo in discussione le legittime aspirazioni di un intero territorio e del suo sistema produttivo».

Ora il Frecciarossa

Come porre rimedio? Confindustria Varese chiede di accelerare nel settore logistico e della viabilità. «A questo proposito ci sono precise richieste che arrivano dalle imprese e riguardano la non cancellazione di alcuni collegamenti ferroviari esistenti (tra Saronno e Milano Centrale per esempio), il ripristino di un collegamento, almeno via treno, con la capitale (Freccia Rossa per Roma con tappa a Malpensa) e l’ultimazione del peduncolo di collegamento Malpensa-Gallarate». 

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