Effetti, “solo versi” pop: l’inno poetico al silenzio della band di Varese

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Giulio Carcano, Francesca Cantoni e Tommaso Cantoni

VARESE – «Non siamo sempre obbligati a parlare, anche in compagnia. È possibile stare in silenzio e comunicare in altri modi, usando il silenzio stesso o altri linguaggi come, per esempio, quello della musica». È questo – ha spiegato Tommaso Cantoni – l’ambizioso invito racchiuso nei due minuti di “solo versi”, ultimo singolo degli Effetti concepito al borgo di Mustonate.

A volte è inutile parlare per comunicare un’emozione

Le prime parole stese dal musicista risalgono a circa due anni fa: «Il brano è nato al gazebo, parla infatti delle sue colonne. E di quanto siamo sovraesposti a parole vuote. Ero steso su un prato con degli amici a godermi il sole estivo. Avevo tutto, ero felice. Ho pensato a quanto a volte sia inutile parlare per comunicare un’emozione: volevo scriverci una canzone e ho iniziato a prendere appunti».
Come ha raccontato la sorella Francesca, polistrumentista della band, «ricordo il giorno preciso in cui Tommaso mi ha mandato il testo: “prova a suonarci qualcosa sopra”, mi ha detto. Volevo riuscire a esprimere con la musica le immagini che aveva creato con le parole. Il bisogno di stare zitti, di ascolto senza dirsi niente. Poi alla fine abbiamo scelto come sempre la via del contrasto, e il silenzio è diventato urlo. Dai contrasti traiamo ispirazione, perché in fondo siamo tutti pieni di contraddizioni. Accoglierle e integrarle ci rende liberi, ed è proprio quello che abbiamo scelto di trasmettere con la nostra musica».

Una storia distorta dalle troppe incomprensioni

«Il mio approccio, come spesso accade, è partito da un’idea musicale», ha aggiunto Giulio Carcano. «In questo caso un beat che avevo realizzato da poco, con un giro molto forte nel ritornello, tanta distorsione e riverbero. Non a caso queste due parole sono state forse il ponte tra ciò che era la mia musica e quello che volevano esprimere Tommaso e Francesca con il loro racconto sonoro. Una storia dove la comunicazione è complessa e quindi poi distorta dalle troppe incomprensioni, e il silenzio invece è così grande da riecheggiare. Allora il tempo si ferma, e ci esprimiamo solo a versi, come dei bimbi appena nati».
La band varesina, che sabato 17 suonerà alle 21 a Mozzate, in un concerto organizzato a Villa Scalabrino da Newhere, prosegue nel solco dell’indie pop elettronico: «In “solo versi” si sente una linea musicale chiara, non vogliamo andare a disorientare gli ascoltatori che ci conoscono. Amiamo però attingere a vari generi: c’è una ballad in programma per marzo. Il brano appena uscito è l’ottavo che pubblichiamo e sulle piattaforme digitali sono presenti tutti e otto. Ora per gli artisti è più difficile incidere un album: stiamo pensando a raccogliere una serie di pezzi per la fine dell’estate. Si tratta di un progetto che racchiuderà più canzoni ma non si limiterà a singoli forti. Sono previsti anche contenuti non puramente musicali, come testi e poesie: una commistione di più forme d’arte, da fruire attraverso l’ascolto».

“solo versi”

Luce che filtra
Fra le colonne di un gazebo
Nell’erba un prisma
Tra le facce ti distinguevo

Mi nutrirò
Coi tuoi sorrisi
Quando cala il sole
E ogni volta rifaccio in testa una conversazione

Non voglio dire niente di niente fa niente
Tu che mi dici niente di niente fa niente
Io che ti dico niente di niente fa niente
Fatemi stare zitto
Fatemi stare zitta
Shhh…

Niente di niente fa niente
Tu che mi dici niente di niente fa niente
Io che ti dico niente di niente fa niente
Fatemi stare zitto
Fatemi stare zitta

Aiuto
Ho visto Dio, forse ti assomiglia
Gli occhi sono perle palpebre a conchiglia
Riuscirei a vederli nella nebbia fitta

Ti guardi allo specchio una sconosciuta
Vorresti scappare
Come i bisonti nello Utah
Ma dove andranno a finire?

Rimani qui
Non parliamo dai
Rimani qui
Che ci esprimiamo solo a versi

Niente di niente fa niente
Tu che mi dici niente di niente fa niente
Io che ti dico niente di niente fa niente
Fatemi stare zitto
Fatemi stare zitta

Tu lo sai che sorge il tuo sorriso quando fuori è buio

Serve solo un silenzio che faccia un rumore assurdo

Niente di niente fa niente
Tu che mi dici niente di niente fa niente
Io che ti dico niente di niente fa niente
Fatemi stare zitto
Fatemi stare zitta

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