A Varese rivive la preistoria: l’Isolino Virginia in mostra a Villa Mirabello

mostra villa Mirabello

VARESE – L’affascinante storia dell’Isolino Virginia è da oggi in mostra a Villa Mirabello. È stata inaugurata nel pomeriggio di mercoledì 28 luglio ai Musei Civici di Varese “La civiltà delle palafitte. L’Isolino Virginia e i laghi varesini tra il 5600 e il 900 a.C.”. Un’esposizione che racconta in modo moderno e innovativo il sito palafitticolo più antico dell’arco alpino, che celebra i suoi primi 10 anni da patrimonio Unesco. La mostra aprirà ufficialmente al pubblico domani.

Un patrimonio della città

Ad aprire l’inaugurazione il sindaco Davide Galimberti, che ha ringraziato lo staff comunale e la Soprintendenza. «C’è stato un gioco di squadra straordinario – ha detto – che ha portato a valorizzare un’epoca e la storia del nostro territorio. È un occasione soprattutto per giovani e studenti per conoscere un periodo storico importante per Varese, dove c’è un museo archeologico e l’Isolino Virginia, da cui è emerso un patrimonio incredibile». Il sindaco ha ringraziato chi ha deciso di sostenere la mostra, dagli sponsor ai benefattori che hanno utilizzato lo strumento dell’Art Bonus. «Ci sono stati tanti donatori, che hanno voluto fare un’attività di mecenatismo».

Uno sguardo nuovo

Per la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza e Brianza, Pavia, Sondrio e Varese è intervenuta Daniela Locatelli, funzionario archeologo di zona. «L’obiettivo – ha detto – è cercare di dare uno sguardo nuovo al mondo delle palafitte, che sono nel nostro immaginario fin dall’infanzia. Ci siamo sforzati il massimo di dare un’immagine di alcune cose, con molte ricostruzioni e molti filmati che consentono di entrare dentro i contesti archeologici». Ad illustrare i contenuti della mostra la curatrice Barbara Cermesoni. «Non è una mostra per tecnici, ma è pensata per il pubblico, in particolare chi abita questo territorio».

mostra villa Mirabello

Il percorso di visita

La mostra si articola in sette sezioni: la prima consiste in una sala immersiva che illustra ai visitatori le variazioni che hanno caratterizzato l’ambiente dal Neolitico all’età del Bronzo. La seconda sezione fornisce un inquadramento cronologico del fenomeno delle palafitte e racconta come la ricostruzione di questo tipo di edifici sia cambiata dall’Ottocento a oggi. Nella terza sezione il visitatore può conoscere i modelli costruttivi delle palafitte e gli strumenti utilizzati dagli uomini preistorici. La quarta sala presenta i siti palafitticoli italiani che sono stati inclusi nel sito seriale Unesco. Quindi la quinta, che mostra la ricostruzione di un aratro dell’Età del Bronzo. La sala numero 6 permette al visitatore di entrare in un villaggio dell’Età del Bronzo, osservando le abitazioni degli uomini dell’epoca. Il percorso si chiude con la settima sezione, dove è esposto il “Ripostiglio della Malpensa”: un insieme di materiali in bronzo rinvenuto a Somma Lombardo. Costituisce uno dei complessi più significativi dell’Italia settentrionale e comprende anche un elmo, conservato fino ad ora presso la Soprintendenza e recentemente restaurato.

mostra villa Mirabello
Il “Ripostiglio della Malpensa”

Due mostre, un biglietto

La mostra è concomitante con “Giappone: disegno e design”, in corso al Museo d’Arte Moderna del Castello di Masnago fino all’11 settembre 2022. Per favorire i visitatori e promuovere al meglio le due mostre sono previste tariffe cumulative d’ingresso per le due sedi dei Musei Civici di Varese. Ci sarà infatti la possibilità di acquistare un biglietto unico per le due esposizioni, con tariffa intera a 5 euro e tariffa ridotta a 3 euro. In questo periodo è attiva a Varese anche la mostra “Sudden Time” a Villa Panza. «C’è voglia di cultura a Varese  – ha detto il sindaco – per la nostra città è importante avere in questo momento in contemporanea tre mostre di livello».