Varese, la rabbia degli ambulanti: «Il leghista Binelli ci ha offeso. Venga al mercato»

Da sinistra: Tosi, Bellotti e Calzavara al momento del trasferimento in piazza Repubblica

VARESE – «Fabio Binelli ci ha offeso. Il consigliere della Lega prima di parlare dovrebbe venire qui tra i banchi dal momento che non si è mai visto». E’ un lunedì (2 agosto) di rabbia per gli ambulanti di piazza Repubblica che si sono sentiti offesi per le parole usate da Binelli durante l’ultimo consiglio comunale sulla qualità della merce esposta dagli ambulanti.

Le parole di Binelli

Fabio Binelli in consiglio aveva definito il mercato «una zona commerciale di basso livello» parlando del piano di sviluppo del piano dell’università dell’Insubria: «E’ un insediamento sulla piazza che l’amministrazione ha destinato a zona commerciale di basso livello. Cosa facciamo vedere a chi esce dai congressi dell’università? I venditori di borse in simil pelle, le bancarelle e i mezzi che rilasciano olio sulla superficie della piazza?». Parole che non sono rimaste tra le mura della sala consigliare di Palazzo Estense.

La rabbia tra i banchi

A esporre il proprio malumore sono i rappresentanti di categoria: Rodolfo Calzavara e Riccardo Bellotti di Fiva e Daniele Tosi di Confesercenti – Anva. «Binelli parla di una realtà che non conosce perché qui non è mai venuto – spiegano – in piazza Repubblica ci sono banchi che hanno alle spalle una storia e vendono merce di qualità. Per questo ci sentiamo offesi dalle sue parole».

Tosi ha poi ricordato che «la soluzione del mercato in piazza Repubblica è ottima. Sia per noi ambulanti sia per i nostri clienti. Sono serviti due anni di lavoro con l’amministrazione comunale per mettere a punto il trasloco. Forse Binelli non sa cosa significa spostare un mercato».

Calzavara poi rivela: «Qualche giorno fa abbiamo avuto un incontro con il referente cittadino di Fratelli d’Italia Salvatore Giordano il quale ci ha detto che vorrebbero spostarci un’altra volta. Senza però dire quale soluzione hanno in mente. Insomma, va bene la campagna elettorale, ma non si può fare propaganda sul nostro lavoro».

E infine i tre portavoce degli ambulanti hanno lanciato un invito: «Siamo convinti che con i gazebo elettorali verranno anche qui al mercato. Li aspettiamo per dimostrare loro la vera realtà ed esporre la nostra soddisfazione per la soluzione adottata».

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