Varese punta sui matrimoni: la sfida di Camera di Commercio con Angelo Garini

Varese Wedding Destination

LAVENO MOMBELLOWedding destination, o per dirla all’italiana “meta per matrimoni”: è la nuova vocazione per il varesotto su cui punta la Camera di Commercio di Varese. Un progetto che vede impegnato in prima persona un grande nome come Angelo Garini, celebre architetto e designer di eventi, che ha illustrato questa sera, martedì 14 settembre, le sue idee per sfruttare al meglio le tante potenzialità del territorio, che può già contare su un migliaio di aziende attive nell’indotto.

Presentazione a palazzo

Il progetto “Varese Wedding Destination” è stato svelato a Palazzo Perabò, prestigioso edificio cinquecentesco di Cerro di Laveno che ospita il Museo Internazionale del Design Ceramico. Un luogo scelto simbolicamente per rappresentare una delle tante location suggestive che la provincia di Varese ha da offrire ai futuri sposi. Insieme al sindaco di Laveno Mombello Luca Santagostino, che ha fatto gli onori di casa, ha introdotto la serata il presidente della Camera di Commercio Fabio Lunghi. «La promozione del territorio come wedding destination è un progetto in cui crediamo molto. Abbiamo tutto: le location, le imprese e le capacità imprenditoriali. Non manca nulla». “Lakes in Love” lo slogan scelto per lanciare il progetto.

Varese Wedding Destination

Un product manager d’eccezione

Per guidare Varese verso le nuove opportunità del settore wedding l’ente camerale ha puntato su Angelo Garini, uno dei wedding planner più famosi d’Italia e riconosciuto anche a livello internazionale. Architetto e designer di eventi, viene considerato il “guru dei matrimoni”. Sarà lui a curare il progetto in qualità di product manager. «Questo territorio – ha detto – ha una grossa particolarità: siamo un po’ meno conosciuti del Lago di Como, ma questo è un punto di forza, perché gli stranieri in particolare sono alla ricerca di nuovi territori. La Toscana, che è in cima alle classifiche, è stata scoperta dagli stranieri». Garini ha parlato anche dei numeri medi dei matrimoni sul territorio varesino. In media si tratta di 80-120 persone ad evento, di cui una buona parte si ferma sul territorio per una o due notti.

Varese Wedding Destination

Un portale con tutte le attività

Per veicolare la nuova wedding destination varesina sarà realizzato un video promozionale e nasceranno pagine social e un portale esclusivamente dedicato al settore, in cui ci sarà un’informazione chiara su tutte le imprese dell’indotto. A tal proposito in questi mesi è stata avviata una mappatura del territorio. Il progetto prevede anche percorsi formativi, campagne promozionali anche all’estero e la partecipazione a fiere di settore. Non mancherà la diretta organizzazione di eventi spettacolo (il primo sarà questo inverno), con il racconto delle eccellenze artistiche, enogastronomiche e artigianali varesine. Tra ottobre e novembre si terranno inoltre dei fam trip, tour dedicati ai wedding planner, che verranno invitati per vivere l’esperienza del territorio e le potenzialità delle location.

Varese Wedding Destination

I numeri dell’indotto

Il turismo wedding, con i viaggi e gli spostamenti per la celebrazione dei matrimoni e i relativi eventi, è un filone sempre più importante. In Italia il giro d’affari delle nozze è di 15 miliardi di euro all’anno, mentre sul territorio di Varese si tratta di un mercato da 600 milioni, considerando le oltre 1000 imprese attive nella filiera con più di 3000 addetti. Nel 2019, ultimo anno prima dell’allerta sanitaria, sono stati celebrati in provincia di Varese 2484 matrimoni, numero che ben esprime l’importanza del settore per l’economia e dietro cui si celano anche importanti margini di sviluppo. All’atto della ripartenza questo mondo ha infatti subito ripreso a crescere. I dati dicono che tra il 2017 e il 2020 il numero delle imprese che svolgono attività di catering per eventi è cresciuto del 47,6%, quello degli organizzatori di feste e cerimonie del 31,8% mentre le aziende del commercio di abbigliamento per cerimonie sono aumentate del 4,8%. Questo, in una Lombardia che, nell’arco di un breve tempo, è già diventata la seconda destinazione wedding in Italia, ospitando il 16,3% degli eventi, dietro soltanto alla Toscana, la cui quota è del 29,7%.