Varese, mediatori immobiliari sempre più smart: consegnati attestati all’Insubria

mediatori immobiliari

VARESE – Venticinque “super” mediatori immobiliari hanno ricevuto oggi, venerdì 27 maggio, l’attestato che certifica il percorso di alta formazione che hanno seguito presso l’Università dell’Insubria. È stata la sede del Dipartimento di economia in via Monte Generoso ad ospitare la cerimonia di consegna degli attestati.

Un percorso biennale

Con la consegna di stamattina si conclude il terzo corso biennale di alta formazione per mediatori immobiliari. Una proposta organizzata da Fimaa Varese Confcommercio, in collaborazione con l’ateneo varesino. Il corso è tenuto da docenti universitari e professionisti ed è dedicato ai mediatori immobiliari regolarmente iscritti alla Camera di Commercio e abilitati a svolgere la professione. Oltre ai mediatori di Varese hanno partecipato anche alcuni colleghi di Como. Nel 2021 qualsiasi professione necessita un continuo aggiornamento, e gli operatori del settore immobiliare non fanno eccezione. L’importanza di questa proposta è quella di formare mediatori sempre “sul pezzo”. Nel percorso formativo sono state analizzate e approfondite varie tematiche inerenti la categoria, utili al completamento del bagaglio professionale del mediatore. Aspetti da mettere al servizio dell’utente-cliente che nell’acquisto della casa investe i risparmi di una vita.

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Volontà di migliorarsi

«Riteniamo questo corso molto importante – ha spiegato Dino Vanetti, vicepresidente Fimaa provincia di Varese – è un percorso dedicato a chi svolge la professione da tanti anni e ha sentito la necessità di tornare sui banchi di scuola per la volontà di migliorarsi». Altre categorie svolgono queste attività per adempiere ad obblighi formativi, mentre quella di Fimaa è stata una scelta precisa per offrire un servizio migliore agli utenti. «È giusto che chi ha fatto l’esame 20 o 30 anni fa si documenti e si metta in campo per migliorare le proprie conoscenze». Con gli attestati consegnati oggi sono in totale 92 i mediatori formati nell’ambito di tre edizioni del corso. E a breve partirà anche la quarta, sempre in collaborazione con l’Università dell’Insubria. «Abbiamo voluto privilegiare l’aspetto umanistico e non solo tecnico», conclude Vanetti. «Non mi stancherò mai di dire che se questo corso esiste è solo merito vostro – ha aggiunto il presidente nazionale e provinciale di Fimaa Santino Taverna – della vostra voglia dopo tanti anni di professione di rimettervi in gioco, di continuare ad aggiornarvi per offrire ai clienti il miglior servizio possibile».

Le materie di studio

Diverse e variegate le materie di studio affrontate. Innanzitutto aspetti più tecnici come un focus sull’urbanistica e il Pgt, le valutazioni e le stime immobiliari, le tassazioni dirette e indirette e le plusvalenze immobiliari. Ma anche le strategie di comunicazione e marketing, per curare al meglio le fasi della trattativa e la gestione delle obiezioni. Quindi un approfondimento sui contratti dalle proposte al preliminare, le responsabilità e le normative di legge, l’ordinamento latino e quello anglosassone. Diverse competenze grazie al quale il mercato del Real Estate diventa smart. Si è svolto anche un incontro dal tema “Conoscenza, libertà e speranza con docente Fabio Minazzi, professore ordinario di Filosofia della scienza all’Università dell’Insubria. I contenuti delle lezioni sono stati modificati in risposta al periodo di emergenza sanitaria, che ha cambiato il modo di lavorare degli agenti immobiliari. «È venuto meno il contatto diretto – commenta Taverna – e ci siamo adattati a un utilizzo più puntuale e allargato dei sistemi digitali. I risultati sono arrivati e arriveranno, se è vero come è vero che il mercato nel secondo semestre del 2021 riprenderà decisamente e che nel 2022 e 2023 viaggerà a ritmo spedito in tutta Europa e soprattutto in Italia, dove il 60% della ricchezza è investito negli immobili».