Caniglia gela la Pallacanestro Varese: «I Pelligra ci sono, ma il -16 pesa»

VARESE – «La famiglia Pelligra continua a essere vicino alla Pallacanestro Varese, ma vogliamo capire a fondo questa storia della penalizzazione in base alla quale faremo le nostre definitive valutazioni». Sono queste le parole di John Caniglia, l’uomo più vicino alla famiglia Pelligra, presente ieri in città e al palazzetto, pronunciate oggi (20 aprile) durante un conviviale del Rotary varesino guidato dal presidente Baretti. Una frenata che gela il rovente entusiasmo che lo stesso Caniglia ha respirato ieri contro Brindisi.

«Vicini alla società, alla città, ma vogliamo capire»

Non è cambiata la voglia della famiglia Pelligra di investire nel basket e in città. Ma un conto sono cuore e progetti e un altro è come si risolverà la questione della penalizzazione. Il -16 inflitto alla Pallacanestro Varese, meteorologicamente parlando, è temperatura rigida per gli australiani che vogliono fare grandi cose al palazzetto sia a livello sportivo che imprenditoriale. Al momento loro ci sono, lo ha confermato anche Caniglia: «Abbiamo voluto essere presenti qui a Varese e dimostrare di essere vicini alla società. Quanto vissuto ieri al palazzetto non lo posso dimenticare, ho toccato con mano quanto è grande la passione per questa società».
Loro ci saranno: «Non abbiamo cambiato idea», continua la “voce” della famiglia Pelligra. Ma c’è un però che inquieta il popolo biancorosso: «È chiaro che vogliamo capire a fondo la questione ed eventualmente fare tutte le valutazioni del caso».

Il sostegno del Rotary

Al termine dell’intervista di Caniglia, il presidente rotaryano Baretti ha espresso la solidarietà alla Pallacanestro Varese: «Anche perché oltre che tifosi, “abbiamo dato” alla società anche presidenti, primo fra tutti il grande Toto Bulgheroni».

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