Torna a Varese la Raccolta del Farmaco. Un bisogno cresciuto con la pandemia

VARESE – Torna la Giornata di Raccolta del Farmaco, iniziativa nazionale giunta alla sua 22^ edizione. Da alcuni anni l’evento non è più concentrato in un unico giorno, ma coinvolge un’intera settimana. Si inizia domani, martedì 8 febbraio, e si prosegue fino a lunedì 14. In provincia di Varese sono 147 le farmacie aderenti in cui si potrà donare un medicinale, a sostegno di 71 realtà locali che si prendono cura dei bisognosi. Una necessità che si fa sempre più forte, in seguito alla crisi economica dovuta alla pandemia.

L’iniziativa a Varese

Se in Italia sono 5000 le farmacie che aderiscono all’iniziativa in provincia di Varese il numero di esercizi aderenti è di 147. Sarà possibile donare uno o più farmaci dall’8 al 14 febbraio, e i volontari di Banco Farmaceutico saranno presenti nella giornata clou di sabato 12. I farmaci raccolti sosterranno 71 realtà del territorio che si prendono cura dei bisognosi. Durante l’edizione del 2021 nel varesotto sono state raccolte 15.263 confezioni di farmaci (pari a un valore di 125.070 euro) che hanno aiutato 5000 persone indigenti assistite da 68 realtà benefiche. I farmaci raccolti hanno coperto il 64,9% del fabbisogno di medicinali espresso da tali realtà, un numero più alto rispetto alla media nazionale del 48% a conferma della grande generosità dei varesini. In Lombardia, nel 2021, nelle 1.255 farmacie che hanno partecipato sono state raccolte 138.663 confezioni di farmaci, pari a un valore di 1.121.459 euro. I medicinali raccolti hanno contribuito a curare 143.636 persone aiutate da 397 realtà caritative del territorio regionale. Sul sito del Banco Farmaceutico si può scoprire quali sono le farmacie aderenti in provincia di Varese.

Un bisogno che cresce

L’importanza dell’iniziativa si fa ancora più forte visto il periodo di emergenza che prosegue ormai da due anni. Con la pandemia sono aumentate sul territorio le situazioni di povertà, con il bisogno di medicinali che diventa sempre più esteso. Una situazione che si rispecchia nell’aumento degli enti beneficiari, che quest’anno passano da 68 a 71. «Un numero che fa pensare e indica come il bisogno farmaceutico è qualcosa di oggettivo e concreto, magari non immediato come quello alimentare, ma presente sul territorio», osserva Dina Ermolli, delegato della Fondazione Banco Farmaceutico per la provincia di Varese. Un’esigenza cui le farmacie hanno voluto dare risposta, con 147 aderenti rispetto ai 134 del 2021. «I farmacisti nell’aderire contribuiscono con una donazione e spesso mettono in vendita farmaci scontati per cercare di invogliare di più le donazioni».

Risposta mirata

Per cercare di rendere sempre più mirata la risposta al bisogno i volontari del Banco Farmaceutico si sono rapportati negli scorsi mesi con le strutture attive nel sociale che beneficeranno delle donazioni, tra cui figurano realtà di diverso tipo: Caritas, centri aiuto alla vita, case famiglia, assistenza disabili, Croce Rossa e altri enti. Le singole strutture hanno compilato un questionario indicando le tipologie di farmaci di cui necessitano. Gli elenchi sono stati forniti ai farmacisti aderenti in modo che abbiano in mano l’esatto bisogno del territorio. «Ogni farmacista – spiega la delegata del Banco – può così predisporre uno spazio apposito nella sua farmacia mettendo le tipologie di farmaci più richiesti, in modo da rispondere in maniera più capillare ai bisogni delle strutture». Il cliente che intende donare viene quindi indirizzato nel modo migliore per far sì che l’aiuto sia il più utile possibile. Alla presentazione della giornata a Palazzo Estense sono state invitate due realtà varesine: il Centro Gulliver e la Fondazione Piatti, che hanno sottolineato l’importanza della collaborazione con il Banco Farmaceutico.

Il ruolo delle farmacie

A rappresentare le farmacie invece Andrea Pomi, segretario di Federfarma Varese. «È un’iniziativa lodevole, questi farmaci si rivelano spesso indispensabili per gli ospiti delle strutture beneficiarie. I farmacisti sono ben contenti di aprire le porte e mettere a disposizione le proprie professionalità ai clienti, consigliandoli cosa donare. Con la pandemia sono numerose le persone che devono scegliere quali farmaci acquistare». Tema affrontato anche dall’assessore ai servizi sociali Roberto Molinari. «È fondamentale poter portare all’attenzione dei nostri cittadini che esiste una povertà che a volte è sottaciuta, ed è quella dei farmaci. In questo modo riusciamo ad aiutare chi è in difficoltà». Il consigliere delegato alla sanità Guido Bonoldi ha rimarcato il ruolo delle farmacie. «Sono l’antenna del sistema sanitario della nostra città, un punto importantissimo che è nostro desiderio valorizzare il più possibile». Infine il sindaco Davide Galimberti ha riflettuto sull’evoluzione delle politiche sanitarie locali. «Dopo due anni di pandemia questa giornata deve essere collocata in un contesto diverso, ovvero riappropriarci sempre più del sistema sanitario visto nel suo complesso, che va oltre il Covid».