Varese School Cup, storia di un successo. Appuntamento all’edizione 2025

Varese School Cup Basket

VARESE – Da poco meno di una settimana è sceso il sipario sulla seconda edizione della Varese School Cup. Un successo che va oltre alla pallacanestro. La passione dei giovani si è riversata all’interno delle strutture che, nel corso degli ultimi mesi, hanno ospitato decine di concentramenti a 4 squadre in cui ragazzi e ragazze hanno potuto mettersi in gioco in prima persona.

Gli studenti

In tantissimi si sono cimentati all’interno della Varese School Cup. Fondamentali le squadra di pallacanestro, che hanno offerto uno spettacolo di alto livello, con giovani prospetti molto interessanti che si stanno facendo largo nelle rispettive società sportive e che nel torneo non si sono mai risparmiati. Applausi a scena aperta per le crew dance, veri e propri corpi di ballo che hanno saputo intrattenere il pubblico durante ogni momento di pausa della manifestazione, con esibizioni personali e creative. I tifosi, che hanno reso Masnago una bolgia durante la finale, sono stati presenti e vicini ai loro compagni durante tutti i mesi del torneo, generando un enorme senso di appartenenza verso il proprio Istituto e creando nuovi legami tra gli studenti coinvolti. Gli arbitri sono stati anche loro pedine fondamentali per la riuscita dell’evento, giovani studenti che hanno potuto fare esperienza e migliorare anche con il fischietto. E infine l’area comunicazione: dai gruppi grafici che hanno ideato e realizzato i 20 loghi, passando per tutti coloro i quali si sono cimentati in vari ruoli (responsabile ufficio stampa, social media manager, fotografi e videomaker). 

I premi

Oltre alla vittoria, sul campo, del Ferraris (seconda posizione per l’ITET Daverio-Casula, terzo per lo Stein di Gavirate e quarto il Dalla Chiesa di Sesto Calende), ecco gli altri premi. Wei Lun Zhao è l’MVP delle Finals, assieme a lui entrano nel quintetto ideale Loic Bosso e Amidissini Amadou Seini (ITET Daverio-Casula), Edoardo Bottelli (Liceo Ferraris) e Gabriele Avvinti (Stein), quest’ultimo anche vincitore del three points contest. Tommaso Rotoni, dell’Istituto Ponti, si aggiudica il premio fair play. La migliore crew dance è quella della Scuola Europea di Varese, mentre il premio del tifo si divide in due: al Don Milani di Tradate quello (per il tifo positivo mantenuto durante l’arco della manifestazione) e al Dalla Chiesa di Sesto Calende (il premio “effetto Masnago”, per essere stati i più rumorosi sugli spalti durante le Finals). Nell’ambito della comunicazione, l’Einaudi vince il premio per il miglior logo, lo Stein per essere l’account Instagram con maggior seguito, il Don Milani di Tradate sia per il miglior video che per la miglior presentazione del progetto grafico, il Fermi di Castellanza si aggiudica il contenuto “green”, il miglior video emozionale è del Ferraris e quello sportivo è del Da Vinci Pascoli di Gallarate.  

I numeri

Il successo dell’evento si riflette nelle importanti cifre che ha prodotto. Sabato a Masnago circa 3.000 studenti e 4.000 presenti alle Finals. Su Instagram, negli ultimi giorni, sono 126.145 gli account raggiunti, con 11.786 interazioni e una crescita del 9.9% di followers. A trainare il successo digital le collaborazioni con le pagine ufficiali di LBA e Pallacanestro Varese (sono 325.000 le riproduzioni video dei 5 contenuti pubblicati negli ultimi 5 giorni). 

Il futuro

La seconda edizione ha generato grande attenzione nel territorio e tra tutti gli addetti ai lavori del mondo sportivo, in particolare quello della pallacanestro. Appuntamento all’anno prossimo per la Varese School Cup 2025. Con alcune novità già in agenda.

Varese School Cup Basket – MALPENSA24