VARESE – Entrano, puntano decisi l’obiettivo, forzano e spaccano le macchinette del caffè, racimolano un pugno di monetine e se ne vanno. Non passa notte che non venga messo a segno un colpo. E con l’inizio delle scuole tutto è ricominciato: giovedì scorso è toccato alle Galilei di Avigno, mentre l’altra notte a finire nel mirino dei ladri sono stati l’artistico Frattini e le Parini di Giubiano.
Magro bottino ma danni ingenti
Non fanno distinzione tra elementari, medie o superiore. Sanno benissimo come entrare e dove colpire. Un lavoro rapido, poco remunerativo poiché ormai i gestori dei distributori di bevande passano ogni giorno, ma che consente ai ladri di farla franca. Sono furti della disperazione, certo, ma che provocano in termini di danni alle apparecchiatura vandalizzate un centinaio di migliaio di euro l’anno in riparazioni, oltre a quelli dello scasso che ricadono sulle tasche della comunità.
Poca sicurezza
Sta di fatto che chi colpisce sa di avere vita facile: i serramenti delle scuole, in molte scuole, sono quelle che sono. A volte basta una botta per aprirle. Spesso non ci sono impianti d’allarme installati e anche la videosorveglianza brilla per assenza. Insomma, strada spianata o quasi. Sta di fatto che le visite notturne sgradite stanno diventando una piaga quotidiana per le scuole varesine.