Verderio: «Mantovani doveva dimettersi un anno fa. A Lonate la Lega non esiste»

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LONATE POZZOLO – Dalla sedia orgogliosamente conquistata in consiglio a Lonate Pozzolo, unico Comune italiano che vede rappresentato Grande Nord e non, paradossalmente, la Lega, Modesto Verderio non ci sta ad essere gettato nel mucchio «dell’opposizione deludente» proprio dal segretario cittadino del Carroccio, Armando Mantovani. E nel ricordargli che «se la Lega fosse stata un’alternativa migliore, a giugno i lonatesi l’avrebbero votata», ribadisce con forza il proprio modo di fare opposizione: «Senza isterismi e polemiche strumentali. Ma passato il primo anno di amministrazione Rosa, comincerò a chiedere risultati».

Elettori per niente confusi

Secondo Mantovani l’opposizione lonatese sta compiendo una serie di errori, al punto di essere considerata «una delusione» dalla Lega. Rientra nel discorso anche Grande Nord che, tra le ultime sue azioni, avrebbe confuso gli elettori con il voto favorevole alla mozione della Costituzione che tanto ha scatenato il dibattito. «Al contrario, con il mio comportamento gli elettori hanno visto soltanto coerenza – ribatte Verderio – perché ho votato una mozione a patto di toglierne l’aspetto politico, la parola “antifascista”. Problema che non penso esista a Lonate». Per Verderio è «doveroso» condannare episodi come l’irruzione di Casa Pound in consiglio comunale ma la mozione di Uniti e Liberi «è tutta politica. Esprime l’area di sinistra della maggioranza, e anzi mi chiedo se non abbia messo in difficoltà qualcuno. Da gruppo civico, affermare certi ideali è inopportuno. E come prima mozione presentata da questa amministrazione, mi sembra un po’ poco».

«Mantovani ha perso e doveva dimettersi»

Gli errori dell’amministrazione attuale sono dovuti, secondo Mantovani, al fatto che i componenti della giunta Rivolta si siano ripresentati in toto e quindi puniti dagli elettori, che non li hanno scelti. E’ così? «Vorrei ricordare a Mantovani che quando sono state presentate le liste non solo le ha condivise, ma vi figurava lui stesso, e sarebbe stato vicesindaco in caso di vittoria – afferma Verderio -. Avrebbe dovuto fare lui il primo passo indietro. La verità è che ha perso, e scarica le colpe sugli altri anziché fare autocritica». Con il 9,39 per cento delle preferenze, Grande Nord ha conquistato lo scorso giugno uno dei cinque seggi riservati alle opposizioni: «A livello nazionale la gente voterà anche Salvini, perché fra tutti i politici di ora è il meno peggio. Ma Lonate, piuttosto che la Lega, ha preferito Grande Nord. Mantovani il giorno dopo le elezioni avrebbe dovuto ammettere la sconfitta clamorosa dimettendosi da segretario cittadino».

«Adesso comincia la mia opposizione»

Per altri quattro anni e due mesi, all’opposizione, «c’è Grande Nord». E Verderio lo sottolinea anche per rimarcare una differenza con il gruppo del centrodestra: «Il loro abbandonare ogni volta l’aula è un modo di fare polemica strumentale, isterica e senza senso. Si fa una volta, per cose eclatanti, ma se diventa un’abitudine è normale che si venga presi in giro». Opposizione non si fa con le mozioni, dunque? «Fare polemica non mi appartiene. Alla gente non interessa dove ti siedi in consiglio, o sentire dire che la fontana riparata in piazza è merito delle critiche della minoranza. Io sto lasciando passare il primo anno. Con Rosa ci sono persone precise e competenti come lo è l’assessore Ferrario. Altri che non hanno mai amministrato, e con umiltà stanno imparando come si fa. Da giugno in poi, quando il tempo per imparare sarà passato, inizierà la mia opposizione, vera e costruttiva. Vorrò vedere le azioni di questa giunta. Non mi si potrà più dire, per un problema, che “è colpa della vecchia amministrazione”. E cercherò dei confronti per ottenere risultati».

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