Cantisani morì davanti al Picasso di Vergiate. In due verso il processo per omicidio

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VERGIATEManuel Cantisani perse la vita nel corso di una rissa fuori dalla discoteca Picasso di Vergiate. Era il 20 maggio 2018. A seguito delle ulteriori indagini disposte dal gip di Busto Arsizio, Piera Bossi, la procura della Repubblica ha deciso di chiudere le indagini preliminari e di chiedere il rinvio a giudizio dei due indagati per la morte del 28enne.

Fu omicidio?

Omicidio preterintenzionale e stradale le pesanti accuse mosse dal pm titolare delle indagini Martina Melita, le quali saranno vagliate alla udienza preliminare del 13 aprile davanti al giudice Giuseppe Limongelli.
La notizia è stata accolta dai famigliari di Cantisani – residenti a Cardano al Campo ma originari di Lonate Pozzolo – con commozione e la speranza di ottenere quella giustizia che chiedono da due anni. Ci fu da parte loro grande sconforto quando venne richiesta la prima richiesta di archiviazione del caso, una decisione che si basava soprattutto su una perizia tecnica ricostruttiva dell’evento che è stata rinnovata da un altro consulente tecnico di ufficio dopo la decisione del gip di ordinare alla procura nuove indagini sul caso, non accogliendo l’archiviazione del fascicolo.

La ricerca della verità

Soddisfatto anche l’avvocato penalista Lorenzo Sozio di Gallarate, che assiste la famiglia Cantisani: «Un primo passo verso la ricerca della verità sulle cause della morte di una giovane vita spezzata, le nuove risultanze probatorie sono state decisive nella richiesta di rinvio a giudizio. La famiglia vuole giustizia, andremo fino in fondo».

Vergiate, Cantisani morto davanti al Picasso: no all’archiviazione. Nuove indagini

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