Trasporto organi, il primo accordo in provincia con la polizia locale di Vergiate

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VERGIATE – La polizia locale di Vergiate e Areu hanno firmato una convenzione per il trasporto organi. «È la prima in provincia di Varese», ha resto noto il sindaco Daniele Parrino. «E la quinta in tutta la Lombardia». Ecco perché non ha nascosto quanto sia «un motivo d’orgoglio, per tutta l’amministrazione comunale, avere un comando che mette a disposizione il proprio mezzo per una questione così importante».

L’accordo

L’accordo firmato, come si legge nella convenzione, regola lo svolgimento delle attività connesse al trasporto di organi, tessuti e campioni biologici effettuate dal corpo di polizia locale. E si tratta dell’attivazione occasionale del «trasferimento attraverso l’auto istituzionale, appositamente predisposta per questo scopo e messa a disposizione dal comando». La collaborazione verrà effettuata secondo la «modalità concordata tra le parti, tramite la postazione dedicata alla funzione di coordinamento della logistica dei trapianti», ovvero alla Soreu di Areu. Che «garantisce la ricezione centralizzata delle chiamate e organizza le missioni di trasporto». Gli agenti saranno formati da Areu, che offrirà un programma dedicato.

Il ruolo di Soreu

La Soreu garantisce «la ricezione centralizzata delle richieste di intervento avanzate dal Cir (Centro InteRegionale) del Nitp (Nord Italia Transplant program) e dai centri trapianto, dalle banche regionali dei ressuti». Ma anche la «la gestione centralizzata delle richieste mediante comunicazioni rapide, integre e tracciabili». Senza dimenticare la «sicura e rapida attivazione e trasmissione alla centrale di polizia locale della missione per svolgere l’attività di trasporto» e il «monitoraggio continuo delle missioni attive e la presa in carico degli eventi imprevisti».

Il lavoro della polizia locale

Di contro, il corpo di polizia locale si impegna ad assicurare la «messa a disposizione di un’utenza telefonica sia per l’attivazione del servizio che nel corso delle missioni», oltre che dell’autovettura. Oltre, ovviamente, al «trasporto di organi, tessuti e campioni biologici dai centri di prelievo ai centri di trapianto d’organo o ai laboratori di analisi».

La piazzola non necessaria

Nel frattempo, il primo cittadino ha replicato in consiglio comunale alla richiesta di realizzare una piazzola per gli atterraggi d’emergenza dell’elisoccorso. L’ha presentata il gruppo di minoranza Vergiate 2030, chiedendo proprio di «attivare un contatto con Areu per individuare la migliore collocazione». Ma non sarà questa la direzione da prendere: «Abbiamo sufficienti elementi per sostenere che non c’è alcuna necessità di creare una piazzola ad hoc», ha detto Parrino in aula, il 7 marzo. Una conclusione che si basa sulla relazione di un professionista (nello specifico, l’ex direttore articolazioni aziendali territoriali di Areu, appena andato in pensione). Questo perché, ha riportato Parrino, per «mantenere una flessibilità adeguata all’imprevedibilità dei casi pratici, l’applicazione di molti requisiti ha carattere discrezionale». Perciò è affidata alla «professionalità e all’esperienza dei membri dell’equipaggio di volo e alla decisione finale del comandante che in nessun modo fa correre rischi». E se il pilota ritiene di atterrare su una rotatoria, ha aggiunto, «significa che è un luogo idoneo sicuro». Si tratta di manovre «sempre fatte in sicurezza e la missione del pilota sarà sempre quello di avvicinarsi il più possibile vicino all’accaduto».

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