Vuelta 2022. In salita si esalta Jay Vine, Evenepoel nuova maglia rossa

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L’Ascensión al Pico Jano, primo arrivo in salita della Vuelta a España 2022, non ha tradito le attese: sul traguardo, avvolto nella nebbia dei cieli baschi, a conquistare il successo è stato l’australiano Jay Vine della Alpecin Deceuninck che ha attaccato a 10 km dalla conclusione con Davide Villella (Cofidis), Santiago Buitrago (Bahrain-Victorious) e Elie Gesbert (Arkéa-Samsic), che ha poi rapidamente staccato. Primo successo nella carriera per il ventiseienne australiano che è arrivato al professionismo dopo aver vinto una gara di e-sport sui Zwift qualche anno fa.

Ma la notizia di giornata è l’attacco portato da Remco Evenepoel a Primoz Roglic: il belga è scattato a 8.9 km dalla conclusione con Enric Mas a ruota (lo spagnolo non ha mai dato nemmeno un cambio) e pian piano si è tolto di ruota tutti, con Roglic, Pavel Sivakov (Ineos Grenadiers) e Simon Yates (BikeExchange-Jayco) gli ultimi a cedere al suo ritmo forsennato. 

Dietro di loro Juan Ayuso (UAE Team Emirates), che ha firmato una gran bella prova, mentre Roglic, rimasto presto senza compagni di squadra, ha pilotato il suo gruppetto, comprendente quasi tutti gli altri favoriti, al traguardo con un ritardo superiore al minuto e mezzo.

La tappa è stata caratterizzata dalla fuga di Ruben Fernandez (Cofidis), Mark Padun (EF Education-EasyPost), Jan Bakelants  (Intermarché-Wanty-Gobert), Nelson Oliveira (Movistar), Fausto Masnada (Quick-Step Alpha Vinyl), Kaden Groves (BikeExchange-Jayco), Marco Brenner (Team DSM), Dario Cataldo (Trek-Segafredo), Xandro Meurisse (Alpecin-Deceuninck) e Xabier Mikel Azparren (Euskaltel-Euskadi), che sono arrivati a guadagnare fino a 5’30” sul gruppo.

Sulla penultima salita di giornata, con il gruppo in forte rimonta, Padun ha rotto gli indugi staccando tutti gli avversari (Masnada e Fernandez gli ultimi a cedere), ma le sue velleità di vittoria di tappa sono state fortemente compromesse dalla discesa bagnata, che lo ha visto perdere diversi secondi dagli inseguitori.

Sulla salita finale l’ucraino ha provato a tenere duro, ma si è dovuto arrendere alla rimonta di Vine, uscito quasi di soppiatto dal gruppo nelle prime rampe della salita. Con la maglia rossa Rudy Molard in difficoltà, la Qucik-Step Alpha Vinyl ha chiesto un ultimo sforzo a Masnada, prima di lasciare spazio a capitan Evenepoel. Il primo attacco, in realtà, è stato di Yates, che però non ha sortito grandi effetti. A quel punto è cominciata la progressione di Evenepoel, che ha fatto saltare in aria uno ad uno tutti gli avversari, tranne un tenace Enric Mas.

Davanti, però, Vine, autore di una scalata eccezionale, è risultato imprendibile, con Evenepoel e Mas che, giunti a 20″ di distanza, non sono più riusciti a colmare il gap.

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