Le firme non bastano, il PCI non ce la fa. Corsa al Senato già finita per Chiara Guzzo

BUSTO ARSIZIO – Non ci sarà il nome di Chiara Guzzo sulla scheda elettorale del Senato alle votazioni del prossimo 25 settembre: il Partito Comunista Italiano, che l’aveva messa in lista nel collegio uninominale della provincia di Varese, non è riuscito a centrare il numero minimo di firme necessarie per poter prendere parte alla competizione elettorale.

L’impegno di Guzzo

La sua corsa per Palazzo Madama finisce quindi prima ancora di iniziare. «Troppo poco tempo per raccogliere le firme sotto Ferragosto – ammette Chiara Guzzo, già candidata sindaco per La Sinistra Chiara alle ultime amministrative a Busto Arsizio – ora continuiamo le battaglie sul territorio e per il no all’ospedale unico». Un impegno che proseguirà con il Partito Comunista Italiano, che ha recentemente sciolto l’accordo con Sinistra Italiana che aveva dato vita alla lista La Sinistra Chiara alle comunali di Busto, pur mantenendo in essere l’alleanza con il movimento Antifascisti Sempre e gli indipendenti.

PCI fuori dai giochi

Formalmente l’ufficio elettorale regionale della Corte d’Appello di Milano ha operato la “ricusazione” della lista, dopo il deposito delle firme e delle candidature, avvenuto lunedì 22 agosto: significa che, in mancanza delle firme di 750 sottoscrittori, la lista del PCI non è stata ammessa. Il simbolo che fu di Enrico Berlinguer non sarà dunque della partita nei collegi plurinominali del Senato della Lombardia.

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