Vuelta 2022. La prima tappa spagnola (e la maglia rossa) è di Roglic

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La Vuelta a Espana 2022 approda in Spagna dopo la tre giorni inaugurale: ieri la carovana ha viaggiato dai Paesi Bassi a quelli Baschi, e oggi l’inedito epilogo di Laguardia premia la Jumbo Visma, gran protagonista d’inizio Vuelta, e il tricampione in carica Primoz Roglic, che piazza l’accelerata vincente davanti a Mads Pedersen (Trek Segafredo) ed Enric Mas (Movistar).

Quarta maglia rossa differente per i “calabroni” in quattro tappe, e scatta ufficialmente l’inseguimento alla quarta affermazione di fila al giro di Spagna per Roglic.

Questa frazione è partita alle 13.54 da Vitoria-Gasteiz e si è snodata per 152,5 km attraverso due valichi di montagna. Pienone di attacchi nei primi 13 chilometri, e al comando si ritrovano in sei: Alexey Lutsenko (Astana), Alessandro De Marchi (Israel Premier Tech), Jarrad Drizners (Lotto Soudal), James Shaw (EF), Ander Okamika (Burgos) e Joan Bou (Euskaltel).

Jumbo Visma e Bora Hansgrohe non ci stanno e il gap, nella prima parte in falsopiano, non supera mai i due minuti e mezzo. Al km 57 inizia il “mangia e bevi“: nell’ascesa verso l’Opakua il gap tocca i tre minuti e il valenciano Bou va a regalare a se stesso e alla sua squadra basca la maglia a pois. Ma per la fuga è solo un’illusione: in tutte le salitine che seguono, il plotone rosicchia margine e nell’ordine si rialzano Okamika, Drizners e Bou. Finché a Lagran, esattamente sulla linea del traguardo volante, il gruppo con lo sprint riprende il trio Lutsenko-Shaw-De Marchi. In quel momento mancano 34 km all’arrivo.

Ne mancano invece 21,5 quando s’intraprende la scalata del passo Herrera: la Trek Segafredo prende in mano le operazioni, trainata soprattutto dai francesi Bernard ed Elissonde, e fa una bella selezione; ne fa le spese tra gli altri Marc Soler, reduce oltretutto dalle fatiche del Tour de France, che va in crisi e “designa” di fatto Joao Almeida come capitano UAE. Ovviamente fa gruppetto coi velocisti Sam Bennett, che però conserva la maglia verde per 9 punti su Pedersen. Allo scollinamento forcing del campione del Mondo Julian Alaphilippe, ma Roglic risponde e si prende GPM e soprattutto preziosi abbuoni.

Sono meno di cinquanta uomini a farsi i successivi 11 chilometri in picchiata, con Nibali e Battistella a tentare l’allungo e un ottimo Buitrago sempre a ruota. A decidere le sorti sono come da copione i 3500 metri finali in lieve salita: si mettono davanti Chaves, Sivakov, O’Connor e Mas, con quest’ultimo che si va a prendere il terzo posto alle spalle del duello tra Pedersen e Roglic vinto dallo sloveno. Ai piedi del podio Quentin Pacher della Groupama FDJ. Recupera dopo una difficoltà precedente Ethan Hayter, che fa top-10 e tiene la maglia bianca.

Unico italiano a rimanere fino alla fine coi migliori è l’infinito Domenico Pozzovivo, 18esimo.

Anche domani sarà tragitto vallonato in area basca: road to Bilbao.

Articolo a cura di Tuttobiciweb.it

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