Zona 30: il regalo di Schlein a Meloni

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Giorgia Meloni e Elly Schlein

di Massimo Lodi

L’ultima stravaganza è stato richiedere la sospensione dell’invio d’armi a Israele per evitarne il possibile uso in crimini di guerra. Sì, però. Però la decisione venne presa tre mesi fa, dopo l’attacco di Hamas. Un automatismo: sta scritto nella legge, nella nostra legge repubblicana, che alle aziende del settore è impedito di vendere a Paesi belligeranti, se non in presenza d’un voto parlamentare.

Nessun voto, nessuna vendita. Ma la segretaria del Pd, che siede a Montecitorio, misconosce/dimentica normativa e passi istituzionali. Sicché a Gubbio, dove raduna i suoi in un cinquestelle, non le par vero di gridare “al lupo, al lupo!”, forse ispirata dal luogo comunque francescano, nonostante il resort di lusso. Una mossa infelice, che innesca (a proposito d’armi) il rimprovero del ministro della Difesa e la mordacità delle opposizioni. Perché tanta sciatteria? Ah, saperlo.

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Massimo Lodi

Quanto al resto, parole in libertà. Alcune, come d’abitudine, oscure: qualunque cosa vogliano dire. Arabeschi formali, sostanza sfuggente. Van bene le consuete dichiarazioni d’intenti, ancoràte ai princìpi della sinistra. Non van bene le vaghezze sul pragmatismo del percorso di sfida alla destra: quali vie principalmente imboccare e con chi. Risultato: un disagio nel comprenderla che dura dall’epoca del suo insediamento al vertice dei Dem.

L’ultimo incaglio che lascia basìti è il tentennare sul candidarsi o meno alle europee. Il ragionamento popolare fila semplice: se la presidente del Consiglio ti lancia la sfida, devi accettarla. Punto. Dimostri coraggio, vocazione a legittimarti (ciao Conte) come competitor principale, sicurezza in te stessa. L’obiezione che, una volta eletta, rinunceresti (o potresti rinunciare) al seggio, è facilmente smontabile: mi metto in cima alla lista Pd in tutte le circoscrizioni per affermare l’identità del partito, il programma, gli obiettivi eccetera. M’intesto un piano di lavoro, e qual è il problema se altri vi daranno esecuzione, nel caso di mia rinunzia? Continuerò a indirizzarne l’agire, come prevede il mio ruolo politico.

Del resto, si tratta del medesimo ragionamento fatto dalla Meloni. E da molti in passato, su versanti i più diversi dello schieramento partitico. Continuando a tergiversare, Elly farà un regalo a Giorgia: se infine accetta il duello, vi apparirà costretta di malavoglia, con rimbalzo psicologico negativo sugl’italiani. Se lo rifiuta, esaurita la cogitabonda/sfiancante impasse, lascerà alla premier un’autostrada su cui sfrecciare. Altro che zona 30: nel caso d’un simile scenario, c’è da scommettere nel suo comodo superamento da parte di Fratelli d’Italia. 30 per dire quota 30 per cento, e sbolognare avversari esterni ed interni.

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