Forza Italia e le promesse non mantenute da Galimberti: «Un po’ come Pinocchio»

Varese, forza italia

VARESE –  «Promesse non mantenute che hanno il sapore delle bugie di Pinocchio. Le 70 pagine di opere fatte, presentate in pompa magna dal sindaco Galimberti sono un puro show elettorale», dice Piero Galparoli, commissario cittadino di Forza Italia. Il quale, insieme ai consiglieri uscenti e candidati nella lista Varese con Bianchi sindaco, hanno organizzato il “contro-show” per mettere i puntini sulle i.

«La nostra lista (Varese con Bianchi sindaco) è nata perché tutti crediamo che al centro della vita amministrativa e politica ci debba essere il cittadino – dice Giovanni Chiodi, segretario cittadino di Noi Con l’Italia – Le cose meglio riuscite a questa giunta sono quelle progettate dalla giunta Fontana: parcheggio di via Sempione, la pista di atletica di Calcinate e l’illuminazione pubblica alla quale ha lavorato Carlo Baroni. E sono anche quelle più sventolate, senza riconoscere il lavoro fatto in precedenza».

Il Galimberti show

«Galimberti ha fatto il suo show sulle opere che ha realizzate – dice Piero Galparoli – per questo abbiamo voluto organizzare un momento in cui invece raccontiamo come non tutto il suo mandato è stato rose e fiori. E lo facciamo con i nostri consiglieri uscenti e candidati nella lista Varese con Bianchi che vede insieme Forza Italia, Noi con l’Italia, il Popolo della Famiglia e l’anima civica».

I lavori in consiglio e commissione

«In questi cinque anni – ha precisato Domenico Battaglia, vice commissario forzistai nostri consiglieri, ma anche quelli della Lista Orrigoni hanno fatto un’opposizione costruttiva. Peccato che la nostra volontà di dialogo è stata vanificata dall’amministrazione che ha spesso bocciato le nostre mozioni e i nostri emendamenti per poi riproporli e farli passare. Speriamo di cambiare la rotta, perché la nostra idea di politica è quella a favore del bene dei cittadini. Aspetto che è un po’ mancato da parte di Galimberti e la sua coalizione».

Simone Longhini, consigliere uscente e capogruppo: «In questi anni siamo stati sempre presenti in consiglio e nelle commissioni. Cosa che non ho colto dall’altra parte, perché nel centrosinistra sono emersi problemi e difficoltà di relazione, confermati da dimissioni o passaggi da un gruppo all’altro. Noi abbiamo presentato 22 mozioni, 49 emendamenti di cui 30 al Bilancio, 8 ordini del giorno (di cui 5 al Bilancio), 22 interrogazioni e decine di richieste di convocazioni di Commissioni su tematiche ritenute urgenti».

Longhini: «Le promesse non mantenute da Galimberti»

Longhini poi fissa il punto sulla tematica della sosta: «Il 28 settembre 2016, ovvero a inizio mandato, in una delibera di giunta è stato deciso l’allargamento della sosta a pagamento. Quando invece in campagna elettorale il centrosinistra ha sventolato la gratuità. Invece ha raddoppiato gli stalli a pagamenti. E questa è stata la prima promessa non mantenuta da questa amministrazione». E poi la pista ciclabile di via XXV Aprile «pericolosa e che ha tagliato 70 posti auto fondamentali per quella zona della città a ridosso del centro».

Vigoni: «Varese è un “Paese per vecchi”»

Valerio Vigoni, consigliere della Lista Orrigoni e candidato da indipendente: «Abbiamo ottenuto poco, ma credo che la nostra sia stata un’esperienza molto positiva. Il mio obiettivo è il tema della denatalità, perché perché purtroppo Varese è “un paese per vecchi”. I dati sono impietosi. La popolazione dal 31-12 1995 al 30-6-2020 è diminuita di 4 mila 200 unità. il tasso di natalità è passato dall’8 per 1000 al 7 per 1000 negli ultimi 12 mesi. I cittadini (dato del 2019) sono 80.645 di cui 10.382 stranieri. Numeri che fanno riflettere, perché a fronte di questi dati la risposta non può essere quella di continuare a costruire e consumare suolo». Come invertire la rotta: «Con un bonus per le famiglie di Varese. E quindi non basta la gratuità dei nidi comunali, dimenticando gli altri».

Scuola: Boldetti “boccia” Galimberti

Il lavoro in consiglio: 23 mozioni, 152 emendamenti e 8 ordini del giorno «segno che anche da parte nostra non è mai mancata la nostra volontà a dialogare e collaborare – dice Luca Boldetti che poi aggiunge – «mi sono riletto il programma di Galimberti e i primi 3 punti erano: le giunte nei quartieri, mai fatte; i tempi certi sulle opere pubbliche, mai rispettati e basta guardare il palaghiaccio e il progetto stazioni, e il referendum online sullo stipendio del sindaco. Che Galimberti continua a percepire». E sui nidi gratis: «E’ una questione che mi sta a cuore, perché la scelta di Galimberti è stata quella di favorire solo chi frequenta i 5 asili comunali. Ma gli altri o bambini e le altre famiglie sono forse di serie B? Per non parlare dei fondi destinati alla scuola in questo mandato, ben inferiori rispetto a quelli erogati dalla precedente amministrazione che era di centrodestra».

Esposito: «Troppo degrado e poca attenzione»

«Questa amministrazione ha promesso una Varese più attrattiva – dice Mimmo Esposito – ma basta girare per la città per vedere in quali condizioni versa. Asfalti da rifare, tombini da sostituire, erbacce, marciapiedi rotti. Un piccolo esempio, in via Ariosto c’è uno specchio che per cinque anni è rimasto “girato”. E nessuno ha fatto nulla per metterlo a posto. Sono piccole cose che messe insieme però danno la cifra dell’attenzione (poca) dell’amministrazione e delle necessità (tante) della città».